Penultima di campionato e lotta salvezza che entra davvero nel vivo. Potrebbe essere una giornata decisiva nei bassifondi della classifica. Al Genoa serve solo una prodezza per sbancare Napoli e continuare a sognare la permanenza in Serie A.
Una permanenza assai difficile, compromessa soprattutto dalla lunga parentesi con Shevchenko in panchina. In quella fase il Genoa è precipitato sul fondo della classifica, riducendo drasticamente le speranze salvezza.
Con l’arrivo di Blessin, però, le cose sono migliorate. La squadra, con pregi e difetti, ha dato segnali di vitalità, pur faticando tantissimo sotto porta. Ed è anche e soprattutto questo a preoccupare in vista di Napoli.
Come può un parco attaccanti che segna col contagocce bucare la terza della classe? Le previsioni sono pessime, ma il Genoa vuole crederci ancora dopo aver battuto la Juventus. I tifosi, più di mille al Maradona, si accontenterebbero di vedere lo stesso spirito battagliero che ha steso la vecchia signora.
Anche se a Napoli sarà un’altra storia, con difficoltà molteplici. Dall’addio di Insigne, che vuole chiudere la sua storia d’amore azzurra con gol e vittoria, agli incroci indecifrabili dei calendari, oltre alle lamentele veementi della Salernitana e all’ambiente rovente di Napoli.
Il Genoa non ha più nulla da perdere in questa situazione incredibile. Con soli ventotto punti è miracoloso essere ancora in corsa salvezza. E adesso ha l’occasione di sognare l’impresa. Servirà una prodezza, lo abbiamo detto. Probabilmente anche qualcosa in più.
Deve vincere con gli azzurri e poi col Bologna per avere buone chances di farcela. Blessin intanto prepara la migliore formazione possibile per uscire vivo dalla lotta per non retrocedere.
L’uomo chiave sarà Amiri, mentre Destro rischia di essere scavalcato da uno scalpitante Yeboah. Il giovane attaccante sta bene, ha gamba e freschezza per essere schierato dal primo minuto. Alle sue spalle invece dovrebbero agire Ekuban e Gudmundsson.
Così il Genoa cercherà di fare la sua parte, di vendere a caro prezzo la pelle. E’ il primo step necessario per rendere l’impossibile in possibile. Comunque vada sarà un finale da Genoa. Uno di quelli che resterà alla storia.