Auguri Genoa! 130 anni di storia sono davvero tanti.
Una grandezza non scandita dal suo tempo, ma da roboanti cadute e gloriose risalite, battaglie che oggi sono l’eredità più preziosa.
Una storia che va avanti e si ripete, tra sogni, illusioni, tradimenti ed emozioni impareggiabili.
Il Genoa di un popolo. Il popolo del Prof, colui che ha reso grande il Genoa quando grande non era.
Il Genoa di Bagnoli, il Genoa che ha vinto ad Anfield e che ha fatto magie con Skuhravý e Aguilera.
Il Genoa delle punizioni infallibili di Branco, ma anche il Genoa di Spensley, De Prà, Meroni, Gorin, Onofri.
Il Genoa amato da De Andrè, Frank Sinatra e dell’eterno capitano Gianluca Signorini. E’ il Genoa dei nove scudetti, il Genoa dello scudetto rubato.
Il Genoa che lotta contro il suo stesso destino, quel destino segnato da una maledizione. C’è tutto e il contrario di tutto nella storia infinita rossoblu.
C’è anche e soprattutto il grande Genoa di Gasperini, il Genoa imbattibile di Milito, il Principe che ha riportato il suo club nel regno degli Dei.
C’è l’Europa, vissuta e assaporata fugacemente. Ci sono anche le retrocessioni, sul campo e fuori dal campo.
Gli esodi che profumano di ‘C’era una volta’ e di iconiche partite che si tramandano di generazione in generazione.
Oviedo, Liverpool, i derby, le vittorie con Juventus ed Inter, ma anche i grandi tradimenti nelle partite clou. C’è la maledetta punizione di Di Vicino in Piacenza Genoa, il pugno di Sottil e la fatal Ravenna.
C’è lo “scudetto delle pistole”, considerato il più grande scippo di tutti i tempi nel calcio. La storia, appunto, che il Genoa vuole continuare a scrivere dopo 130 anni di emozioni forti.
Auguri, vecchio grifone.
Sei leggenda.