Blessin e il Genoa: “Ecco cosa non ha funzionato. Dico grazie alla Nord perché…”

Blessin non dimentica il Genoa, anche se l’esperienza in rossoblu si è chiusa con un esonero non privo di polemiche.

In una intervista rilasciata a Di Marzio, il tecnico tedesco analizza e ripercorre la sua esperienza al Genoa, ora che con il Saint-Gilloise, capolista in Belgio, è sulla bocca di tutti. “Sei mesi senza squadra mi hanno fatto pensare a cosa non ha funzionato, volevo dare di più ai bellissimi tifosi del Genoa con i quali fin da subito si è instaurato un ottimo rapporto. Sapevo che la salvezza sarebbe stata difficile: questa piazza merita di stare in Serie A, non sono riuscito ad adattarmi alla B che è un campionato diverso e difficile. Avere allenato il Genoa sarà sempre un motivo d’orgoglio”, dice convinto l’allenatore tedesco.

Ripensando alla sua partita d’esordio, Blessin ricorda: “
Ho provato a portare solidità e compattezza provando a trasmettere principi semplici. La squadra era abituata a giocare con una difesa a cinque, non funzionava: siamo passati a quattro. Il direttore mi ha spiegato lo stile da seguire e ho lavorato di conseguenza”.

La caduta libera, grazie al suo arrivo, è stata interrotta con sette pareggi di fila, dove il Genoa avrebbe potuto raccogliere di più. “Alcune avremmo meritato di vincerle. È stato bello festeggiare con i tifosi dopo le vittorie: ringrazio ancora la Gradinata Nord per le emozioni che mi ha regalato”, chiude mister Blessin a proposito della sua breve ma intensa esperienza sotto la lanterna.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.