Il pareggio di ieri è quasi come una sconfitta ma non bisogna lasciare nulla di intentato, fintanto che la matematica non ci condanna alla retrocessione. Sono frasi, queste, che solitamente usa chi è già spacciato. E noi purtroppo lo siamo, quasi.
Il Genoa ieri doveva fare di più, ma soprattutto dalla partita contro l’ultima della classe è emerso un dato inconfutabile: il mercato non ha risolto alcun problema né alcuna lacuna.
Bello essere quelli che spendono, quelli che si esaltano per quanto 777 abbia investito, ma dobbiamo ricordarci che alla fine contano i risultati. E che a gennaio abbiamo perso un’opportunità importante, pur tenendo conto di tutte le difficoltà.
Questo non cancella il vero responsabile di questa maledetta stagione, che tutti noi conosciamo e che in molti, ad inizio stagione, hanno persino giustificato dando le colpe ad altri.
In ogni caso adesso testa al Venezia con un solo obiettivo: vincere e accorciare le distanze dalla quart’ultima. 
Ricordo che due anni fa, dopo 25 giornate, il Lecce aveva 25 punti e poi alla fine è retrocesso. Resta impossibile recuperare terreno per noi, ma non del tutto. Bisogna lottare.