Sul centro sportivo che il Genoa vorrebbe realizzare a Cogoleto non ci sono ancora conferme, anzi. Il primo cittadino di Cogoleto, Mauro Cavelli, ha fatto sapere in un’intervista a Primocanale Sport di non essere al corrente di alcuna iniziativa da parte del club rossoblu. “Io spero sia tutto vero – ha precisato a ‘Gradinata Nord’ durante il collegamento telefonico con Giovanni Porcella – mi piacerebbe che il Genoa venisse qui da noi ma sinceramente nessuno mi ha detto niente e nessuno mi ha contattato”. Tra lo stupore degli ospiti il sindaco Cavelli ha negato ogni contatto con Preziosi, che attraverso i suoi collaboratori aveva annunciato proprio in questi giorni l’intenzione di realizzare il centro sportivo che tanti anni fa sembrava imminente. “Nessuna telefonata dal Genoa. Ho saputo di questa cosa grazie ai giornali ma dovrò chiedere agli assessori perchè nessuno mi ha chiesto di incontrarci e nessuno mi ha chiesto il mio parere. A livello di aree – ha proseguito Cavelli – siamo messi molto bene. Se il Genoa volesse davvero venire qui sarebbe il benvenuto perchè la nostra economia ne gioverebbe, ma devo capire ancora di cosa si tratti”.
Cogoleto nel futuro? Il Genoa intanto dovrà sistemare il ‘Signorini’
Stando a quando emerge, il centro sportivo di Cogoleto non nascerà in tempi brevi. Anzi è ancora da capire se il progetto del Genoa potrà mai vedere la luce, dal momento che il sindaco Cavelli non è nemmeno al corrente della volontà dei rossoblu di trasferirsi dal ‘Signorini’. A tal proposito la struttura di Pegli andrà rivista in tempi brevi e in questo senso la società ha annunciato il rifacimento del campo e delle tribune laterali, con una palestra nuova di zecca in muratura pronta a sostituire quella attuale. Una ristrutturazione che dovrebbe avvenire al termine di questa stagione, in attesa che venga fatta chiarezza sul sogno Cogoleto. I tifosi sono pessimisti al riguardo, d’altra parte troppe volte si è sentito parlare di questo progetto nel corso degli ultimi anni. Al punto tale da diventare quasi obsoleto. Solo il tempo darà le risposte necessarie, di certo il sindaco Cavelli si è dimostrato molto disponibile all’idea di accogliere il Grifone.
Giovanni Porcella al sindaco Cavelli: “Pensavamo che il Genoa vi avesse già contattato”
“Fa un po’ sorridere la questione, prendiamo per buono che il Genoa avrà un appuntamento ma eravamo convinti che almeno in sindaco fosse stato contattato” ha detto Giovanni Porcella a ‘Gradinata Nord‘. “Pensavamo che Cavelli potesse dirci qualcosa in merito, eravamo certi che fosse stato contattato. Credevamo che ci fosse qualche novità, che almeno fossero state trovate la aree o che ci fosse stato almeno un incontro tra le parti. Colloqui già attivi? Dall’ultima volta è passato un po’ di tempo. Credo che il sindaco sia una parte importante su questo progetto, dovrebbe essere avvisato per primo” ha ribadito il conduttore di Primocanale Sport. Il futuro del Genoa a Cogoleto, dunque, è ancora tutto da scrivere. La Gazzetta dello Sport nel frattempo anticipa i costi che la società rossoblu sosterrà per rivitalizzare il Signorini di Pegli. Si parla di un robusto restyling dal valore di due milioni di euro, che permetterà al Genoa di godere di una struttura al passo coi tempi.
Genoa, anche il Luigi Ferraris necessita di lavori importanti
Non solo il rifacimento del Signorini di Pegli e l’idea di Cogoleto. Il Genoa deve pensare anche e soprattutto al Luigi Ferraris, lo stadio di casa che sta vivendo uno dei momenti più critici della sua storia. Genoa e Sampdoria si occuperanno della gestione della struttura per i prossimi novantanove anni. Le due società quindi si sarebbero portate avanti con un progetto di ristrutturazione affidato al gruppo Pessina. L’azienda sta pensando come riqualificare lo stadio Ferraris, con un budget che potrebbe assestarsi sui trentracinque/quaranta milioni di euro. Genoa e Sampdoria puntano ad allestire nuove aree dentro lo stadio, valorizzando i locali interni e sistemando i punti nevralgici della struttura. I servizi igienici richiedono interventi immediati, senza dimenticare gli spogliatoi delle due squadre, la mixed zone e la sala stampa, ma anche il terreno di gioco e parte della Tribuna. Anche qui i tifosi attendono che dalle parole si passi ai fatti. La palla passa nuovamente alle due società.