Contestare è giusto ma soprattutto è necessario: vi spiego perchè

Contestare è giusto ma soprattutto è necessario: vi spiego perchè

Esprimere civilmente il proprio dissenso è un diritto sacrosanto. Il Genoa ha smesso di esistere da troppo tempo, privo di un vero obiettivo sportivo da inseguire ed una politica societaria totalmente indifferente ai sentimenti dei tifosi. I tifosi, quelli che hanno portato il Genoa più in alto di tutti, gli stessi che Prandelli ha ringraziato con il cuore in mano alla fine del derby per un sostegno roboante e ad oltranza, nonostante il risultato.

Genoa Torino: stadio vuoto

Alcuni ipotizzano che lasciare lo stadio vuoto sabato contro il Torino non sia la scelta migliore ma il Genoa è arrivato ai punti di dover ragionare diversamente. Non è più questione di vincere o perdere, in ballo c’è qualcosa di molto più prezioso della categoria: la genoanità. Un sentimento senza confini che troppe volte è stato oltraggiato e deriso da chi invece avrebbe dovuto difenderlo con le unghie e coi denti.

Perdere il derby non è stata una sciagura, perchè il destino del Genoa è in mano a quella stessa squadra che a detta della proprietà non avrebbe mai rischiato. Dunque i conti si faranno nelle prossime partite, perchè aspettare la fine potrebbe essere tardi. Il Genoano, e parlo da Genoano, gioca la sua partita più importante fuori dal campo. E’ ormai diventato necessario esprimere il proprio pensiero alla proprietà.

L’attuale dirigenza non è più gradita. Serve un cambio, lo abbiamo già detto, ma soprattutto la volontà che questo avvenga. Servono i fatti, quindi. Nominare un advisor e magari svelare ai genoani nomi e cognomi di chi ha bussato a Villa Rostan negli ultimi 48 mesi. Il resto non ha più alcuna importanza.

Il comunicato della Gradinata Nord

COMUNICATO ULTRA’ GENOA C.F.C. 1893 – ACG – Sabato 20 aprile, in occasione dell’incontro Genoa-Torino, la tifoseria organizzata ha preso unanime decisione di non rendersi più disponibile ad assistere ai “Giochi Preziosi” e rimarrà fuori dallo stadio in totale e definitiva contestazione al proprietario del Genoa C.F.C. 1893, che riteniamo debba essere giunto al capolinea.

Naturalmente lo stadio sarà interamente spoglio dei nostri striscioni e delle nostre bandiere. Dopo aver considerato diverse possibilità in merito ad una possibile forma di contestazione nei suoi confronti, crediamo che questa possa davvero essere l’unica strada. E soprattutto riteniamo sia davvero arrivato il momento nel quale dire, senza mezzi termini, che chi ha il Genoa davvero nel cuore, non vuole più aver nulla a che fare con questo bieco personaggio che non solo non è Genoano, ma è anche un mediocre imprenditore ed un pessimo dirigente sportivo (ottimo invece per curare gli “affari propri”).

I risultati sportivi (che con campionati a 16 o 18 squadre ci avrebbe già visti retrocedere più volte) e la gestione finanziaria del Genoa, sono sotto gli occhi di tutti e non solo dei tifosi. Continue vendite e bilanci in rosso.

Ma soprattutto la colpa che mai gli potrà essere perdonata è quella di aver reso apatico e spettatore un popolo fiero e orgoglioso come nessun altro. Questo noi non lo permettiamo più. Per cui la condizione deve essere una sola. VATTENE, oltre la categoria, oltre il risultato di una partita, oltre un derby perso, oltre una salvezza da inseguire con i suoi soliti magheggi. VATTENE. Il Genoa continuerà ad esistere, noi ad esserci e di lei presto nessuno si ricorderà più, se non forse l’erario.

Per la tifoseria che lei insulta e che al contrario suo è sempre presente, dalla prima amichevole all’ultima partita di campionato, è una scelta pesantissima. Ma questa volta è davvero arrivato il momento di dire BASTA.

E lo ripetiamo, non potrà più essere il ricatto della categoria o della singola partita, seppur importante, a condizionare le nostre scelte. Organizzeremo prossimamente un’assemblea pubblica dove potranno intervenire tutti coloro i quali hanno davvero il Genoa nel cuore e nella quale illustreremo come procederemo e che vorrà trovarci tutti compatti verso il vero nemico del Genoa, Enrico Preziosi.
Sabato dalle ore 12.30 saremo davanti ai cancelli dello stadio, saremo lì a presidiarli. Chi entra deve sapere che sarà complice di questa dirigenza e di questo proprietario. Chi vuole il bene del Genoa adesso deve dire PREZIOSI VATTENE.

ULTRA’ GENOA C.F.C. 1893 – ACG

 

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Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.