Jacopo D'Antuono
Le voci su Belotti e Piatek dividono i tifosi, ma in fondo entrambe le operazioni potrebbero avere un senso (a determinate condizioni…)
Uno dei passaggi cruciali per la prossima stagione del Genoa è quello legato alla scelta del nuovo centravanti. Uno dei candidati è il gallo Belotti, in scadenza a giugno con la Roma.
Il club giallorosso ha la possibilità di prolungare il contratto fino al 2025, ma al momento tra le parti vige una distanza incolmabile, complice la stagione a dir poco deludente dell’attaccante.
Il Genoa ci sta facendo un pensiero e potrebbe approfondire i discorsi per ingaggiare l’attaccante da svincolato. Il curriculum di Belotti, ricordiamo, vanta numeri esaltanti in Serie A, con la maglia del Torino, ma ad oggi rappresenta un profilo sbiadito e con meno appeal di dodici mesi fa.
Certo, ad una neopromossa come il Genoa potrebbe far comodo, specialmente se supportato dalla fantasia e dalla qualità di Gudmundsson, che oltretutto pare blindato dai rumors di mercato.
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Sulla stagione di Andrea Belotti, da Roma, arrivano feedback negativi. I numeri sono da 4 in pagella e tra stampa locale e nazionale c’è chi definisce la sua stagione horror.
D’altra parte non segna in Serie A da oltre un anno e il Genoa, per scommettere su di lui, dovrebbe quantomeno trovare la giusta “convenienza” economica.
Il che significa un’operazione a costo zero, con un ingaggio che evidentemente dovrà essere molto lontano dai circa tre milioni di euro attuali.
Nella lista dei candidati c’è poi il nome di Piatek e si tratterebbe di un ritorno. Potenzialmente una pista più fattibile per una serie di motivi che non stiamo ad elencare.
Il fatto che il cartellino appartenga all’Herta Berlino, ovviamente, faciliterebbe il tutto, dato che è una delle società gestite da 777. Va però detto chhe anche Piatek, eccetto l’esperienza al Genoa e l’inizio esplosivo col Milan, ha collezionato un flop dietro l’altro negli ultimi anni.
Per caratteristiche tecniche è sicuramente una punta importante e ancora nel pieno della sua carriera, a differenza di Belotti. Se l’obiettivo è una semplice salvezza può valere l’idea di rilanciarlo, in attesa ovviamente che la lista dei candidati per l’attacco si allarghi ancora.
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