Dario Vassallo: «Il Genoano è un sognatore bipolare. Se io fossi presidente…»

Dario Vassallo: «Il Genoano è un sognatore bipolare. Se io fossi presidente…»

Dario Vassallo, giornalista di Antenna Blu

In principio c’era il cinema, passione comune. Poi il grande Genoa, che così grande forse non è. Lo dice la classifica, che introduce una sfida horror tra il Grifone e il Milan nell’anticipo di stasera. Di questo e tanto altro nella seconda puntata di #Controintervista con il giornalista Dario Vassallo.

di Jacopo D’Antuono

Se si giocasse alle 12.30 sarebbe banalmente ‘Mezzogiorno di fuoco’. Stasera invece che film sarà Genoa-Milan?

Potrebbe essere un film horror, almeno per una delle due squadre. 

Giornalisticamente parlando sei stato l’uomo di Follieri quest’estate. Sarebbe stato il profilo giusto per sostituire Preziosi al Genoa?

Secondo me no. Sono sempre sospettoso, Follieri aveva già provato ad acquistare altre società senza riuscirsi. Non sono un preziosiano ma basta poco per finire dalla padella alla brace. Il Genoa penso sia destinato a fare campionati di questo tipo, anche se dopo l’ultima partita dello scorso anno con la Fiorentina, il Genoa ha avuto paura e Preziosi dopo anni ha condotto un mercato di buon senso. C’era la possibilità di prendere anche un attaccante ma per Andreazzoli andava bene così. 

A proposito di giornalismo: rispetto a quando hai iniziato come è cambiato il modo di fare informazione e di raccontare il Genoa?

Come in tutti i campi c’è chi si improvvisa. Io parlo per me e so di aver fatto tanta gavetta. Quando pensavo di essere arrivato mi hanno assegnato il teatro dialettale per nove mesi, questo per sottolineare l’importanza della gavetta. Oggi basta andare in tv qualche minuto, essere riconosciuto per strada per montarsi la testa in un attimo. Ovviamente c’è anche chi lavora con grande professionalità. Social? E’ un mondo in cui ognuno può fare e dire ciò che vuole, sarei favorevole ad un criterio di selezione per iscriversi. 

Chi si occupa di produrre e diffondere i contenuti può anche educare il suo pubblico?

Credo non sia possibile Jacopo, oggi la gran parte della gente si ferma ai titoli. Web vs Cartaceo? Sulle versioni web dei giornali ci sono contenuti chilometrici e non sempre di qualità, sul cartaceo escono contenuti obsoleti dopo poche ore. Bisogna trovare una quadra altrimenti non c’è futuro per l’editoria così come intesa oggi.

Come è cambiato il Genoa? Ma soprattutto…è cambiato?

Io ho cominciato a seguirlo quando c’erano i Fossati e i Berrino. Devo dire che all’epoca c’era più passione, in Serie B gli stadi erano sempre pieni, si organizzavano trasferte con treni speciali e non solo. La passione probabilmente è un po’ diminuita, anche se il primo Preziosi era riuscito a riportare un certo entusiasmo. Un clima al ribasso intorno al Genoa? La realtà è che il genoano è un tifoso bipolare, gli basterebbe pochissimo per essere contento e per tornare a sognare. Basti pensare che dopo tutte le polemiche della scorsa stagione si sono fatti 18000 abbonamenti e questa sera ci saranno oltre 22000 persone per Genoa Milan. Non sono numeri da sottovalutare. 

Ti manca Gasperini?

Ti dico solo che se fossi il presidente del Genoa la prima cosa che farei sarebbe richiamarlo in panchina. Con lui ho visto il miglior calcio di sempre. 

Allora lanciano l’hashtag #DarioVassalloPresidente?

Non credo proprio (ride, ndr). Se avessi un patrimonio tale da permettermi una squadra di calcio non la comprerei. Piuttosto prenderei un bel giardino e un giocatore bravo a palleggiare. Gasperini potrà essere simpatico o antipatico ma so per certo che ha il Genoa nel cuore. Chissà che non possa tornare un domani…

 

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Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.