Innanzitutto bentrovati. Ci rileggiamo dopo la bella vittoria che ha lanciato il Genoa in alta classifica.
Una vittoria su un campo storicamente ostico, quello di Cosenza, contro un avversario modesto ma battagliero, contro una direzione arbitrale che ha preso decisioni folli e compromesso quasi la gara.
Una gara che ho seguito a distanza, ammirando i circa settecento e oltre grifoni che ancora una volta hanno dato spettacolo. Nessuna novità da questo punto di vista.
Per quanto riguarda la partita, intricata fin dal principio con il Cosenza tutto a difendere, il Genoa ha trovato la giocata vincente con un rigore perfetto di Coda.
Poi l’espulsione allucinante di Mattia Bani e la giocata straordinaria di Strootman, che raddoppia di potenza nel momento più difficile.
Il Cosenza però rientra con un rigore sul finire di tempo e accorcia le distanze. Il Genoa non si scompone e dimostra di avere una personalità da grande squadra.
Nella ripresa infatti subisce pochissimo e controlla agevolmente anche in inferiorità numerica.
Tra i migliori Strootman, ma non solo per il gol. Coda, al di là della rete, sembra in ripresa e poi una nota positiva la merita anche Sabelli, sempre in partita pur con tutti i suoi limiti.
Flop, invece, Aramu. Ma il Genoa, macinando questi numeri, può permettersi di attenderlo ancora.
La classifica sorride ma non bisogna accontentarsi perché l’obiettivo dev’essere la promozione diretta.
Al momento la squadra di Blessin è quinta ad una sola lunghezza dalla Ternana, che guarda caso sarà il prossimo avversario del Grifone, ancora in trasferta.
Vincere è l’unico segnale che serve per fare il salto di qualità nella rincorsa alla Serie A.