Fatemi dire due cose sullo scempio dell’Olimpico

Fatemi dire due cose sullo scempio dell’Olimpico

Jacopo D’Antuono (lavocerossoblu.com) ospite al Genoa Club Riva Trigoso

di Jacopo D’Antuono – All’Olimpico è andata in scena la classica partita da Genoa. La maledetta sfiga, le decisioni scellerate della direzione arbitrale, la lentezza di Zukanovic hanno letteralmente frantumato le buone intenzioni dei ragazzi di Cesare Prandelli.

I rossoblu escono sconfitti 3-2 da Roma, con tanti rimpianti e molta rabbia per il gol non convalidato a Lazovic per una decisione “retroattiva” del VAR. Pazzesco. Assurdo poi il calcio di rigore non concesso a Goran Pandev al novantaquattresimo, con la stessa VAR mandata inspiegabilmente in pensione. Era passato molto tempo dall’ultima volta in cui commentavo l’arbitraggio, non mi piace nascondermi dietro un dito e detesto gli alibi, questa sera però va fatta un’eccezione. Chi ha visto la partita sa, chi ha giocato a pallone può capire. Almeno due episodi hanno ampiamente condizionato una partita difficile.

Vero che il Genoa ha affrontato una Roma in crisi ed incerottata ma le differenze tecniche erano comunque molto profonde. Improponibile l’arbitraggio, giusto ribadirlo, così come è corretto sottolineare che con Criscito in difesa probabilmente avremmo sofferto molto. La speranza, quindi, è che il capitano riesca a darsi una calmata dal punto di vista dei cartellini perchè il Genoa ha bisogno di lui e della sua forza, soprattutto in partite come queste.

In generale si è vista una squadra propositiva, con Prandelli capace di farsi apprezzare dopo appena una settimana di lavoro. Si tratta comunque di un’altra sconfitta che complica ulteriormente la classifica. Dalla prossima sarà meglio non sbagliare.

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Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.