Fronde interne ed equilibri fragili: l’esonero di Blessin indebolisce Spors. Ora tocca a Gila, poi decisioni cruciali

Fronde interne ed equilibri fragili: l’esonero di Blessin indebolisce Spors. Ora tocca a Gila, poi  decisioni cruciali

L’esonero di Blessin indebolisce Spors e rafforza la dirigenza “italiana” del Genoa. Ma il muro contro muro continua: chi prenderà le prossime decisioni? 

Alexander Blessin è già il passato. E le parole al veleno di Federico Marchetti non fanno altro che alimentare un dibattito che parte da lontano.

“Avete preso in giro i genoani. Manager falso, povero e presuntuoso. Il Genoa si sarebbe potuto salvare senza certe idee ridicole”, ha tuonato l’ex portiere sui social, commentando l’esonero del mister tedesco.

Parole pesantissime, che fanno seguito a quello che è stato un acceso dibattito interno anche in società.

Per mettere nero su bianco una decisione ormai presa, infatti, il Genoa ha atteso oltremodo, perdendo tempo e terreno dai vertici della classifica.

Un’agonia senza vincitori, che ha peggiorato l’atmosfera e ridimensionato il grande entusiasmo che si era creato attorno alla squadra e alla società.

Dopo Blessin anche Spors nella bufera: sarà sempre l’ex Vitesse a decidere? 

Nel mirino dei tifosi sono finiti soprattutto Blessin e Spors, con quest’ultimo che è uscito “sconfitto” dall’ultimo confronto con le tutte le componenti della dirigenza rossoblu.

L’ex Vitesse infatti avrebbe proseguito con Blessin, alternativamente virato su Bjelica, che resta comunque un candidato per subentrare a Gilardino.

Il tecnico della Primavera è salito in sella come traghettatore, ma se dovesse giocarsi bene le sue carte potrebbe anche restare.

Una situazione imprevedibile, anche alla luce degli equilibri fragili all’interno del club.

Zangrillo e Blazquez appaiono agli occhi dei tifosi come gli uomini più credibili, almeno per il momento, ma è chiaro che la visione dovrà essere condivisa tra tutte le componenti per non fallire le prossime scelte.

L’auspicio è che si smetta di temporeggiare e seguire senza logica un modus operandi che in un anno ha portato il Genoa ad annaspare in Serie B.

Dare più o meno spazio all’anima italiana del Genoa sarà il primo nodo da sciogliere.

Andare avanti senza decidere sarebbe imperdonabile, ma anche avallare acriticamente le decisioni di Spors, che ad oggi appare quantomeno un corpo estraneo al Grifone. Nel frattempo, ora tocca a Gilardino per provare a sistemare almeno la classifica.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.