Futuro Ballardini: tanto rumore per nulla. Scamacca, il Sassuolo cambia il prezzo

Futuro Ballardini: tanto rumore per nulla. Scamacca, il Sassuolo cambia il prezzo

Ballardini resta al Genoa?

E’ ancora presto per esprimere verità messianiche sul futuro di Davide Ballardini. Chi lo fa bluffa. La logica, gli indizi e le prime indiscrezioni fanno pensare che il Genoa, molto probabilmente, ripartirà da lui. Ma non solo per una questione legata alla conferma in caso di salvezza. Semplicemente perché anche ai piani alti, forse, hanno finalmente capito che con il ravvenate in panchina il Genoa potrà navigare con più serenità rispetto alle ultime stagioni. Bisognerà poi capire i paini del tecnico e soprattutto quelli societari, anche alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno messo in bilico l’intero sistema calcio. Ma questo è un discorso a parte.

I rumors legati alla conferma di Ballardini vanno presi nel bene e nel male con le pinze. Non c’è da preoccuparsi se il mister dopo San Siro ha detto “non è vero niente” sulla possibile conferma. Zio Balla è talmente concentrato sul campo che tende ad ignorare tutto ciò che non sia relativo alla partita in calendario. E’ chiaro che sia consapevole di avere la fiducia di Marroccu e nuovo credito nei confronti della società. Non potrebbe essere diversamente. Anche se sa bene che in tempi così schizofrenici può accadere tutto e il contrario di tutto. Specialmente al Genoa. Ecco perché abbiamo titolato tanto rumore per nulla. Perché in qualsiasi caso, società e tecnico si incontreranno a fine stagione. E non è vero che Ballardini giocherà al rialzo o che farà chissà quali pretese. Le eventuali garanzie saranno più o meno paragonabili a quelle che potrebbe chiedere in qualsiasi altra piazza. Quindi molto limitate. Con la consapevolezza, qui al Genoa, di essere amato dall’ambiente. E’ vero c’è il rapporto non idilliaco col presidente Preziosi ma in questo senso Marroccu sta facendo benissimo da collante. E in caso di salvezza perché non continuare insieme?

Scamacca, siamo sicuri sia già del Milan?

Alcune precisazioni sono doverose anche sulla situazione Scamacca. Da più parti si legge che il giocatore sia già stato venduto dal Sassuolo. Nulla di più falso è mai stato scritto. Magari domani vedremo Scamacca con la maglia del Milan o di qualche altro top club. Ma non crediate che sia una cosa così scontata e automatica. E soprattutto che sia già deciso adesso. Basti pensare che il Sassuolo lo scorso gennaio ha tenuto botta fino all’ultimo secondo di mercato per l’attaccante, senza concedere sconti alla Juventus che aveva presentato un’offerta ci dicono vicina ai venticinque milioni di euro. Il Sassuolo ora spara altissimo e ne chiede quaranta. Questa è strategia, ok. Ma trovare una quadra con eventuali compratori non sarà semplice ed immediato come si continua ad ipotizzare da più parti. Tra l’altro il Genoa farà un tentativo per trattenerlo un’altra stagione in prestito, prima di virare su altri obiettivi.

*NOTA IMPORTANTE PER I LETTORI:

Noi andiamo controcorrente. Non ti chiediamo di sottoscrivere alcun abbonamento.

Vogliamo continuare a garantirti l’accesso gratuito al sito e proporti contenuti originali ed esclusivi ogni giorno.

Per farlo lavocerossoblu.com si autosostiene grazie a:

– pubblicità
– affiliazioni
– gadget tifosi

Se ti piace ciò che facciamo e vuoi sostenerci, puoi diventare nostro inserzionista. Noi ci impegneremo ad aumentare la visibilità della tua attività attraverso una partnership strategica.

Contattaci in posta, sulla pagina, e un nostro specialista ti spiegherà tutto. Grazie ai nostri canali potrai far rendere al massimo gli esercizi locali come il tuo ed aumentare la visibilità e il giro dei clienti.

NB – Lavocerossoblu.com è un sito di qualità certificato Altervista (‘Platinum blog’) e l’omonima pagina Facebook è tra le prime in Italia per interazioni, follower e views.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.