Gasp e la Dea insegnano come si trasforma un sogno in realtà. Provare ad emularli ora è un dovere

Ieri sera, Gasperini e l’Atalanta ci hanno insegnato come si trasforma un sogno in realtà. Fino a pochi anni fa, nessun tifoso della Dea avrebbe mai immaginato di salire sul tetto d’Europa, con la coppa al cielo.

E invece è successo, alla fine di un percorso che ha visto i nerazzurri lottare ed entrare stabilmente nelle competizioni più prestigiose. Tutto merito di Gasperini, un vincente che con la sua filosofia spregiudicata ha cambiato la dimensione dell’Atalanta, ma anche fatto vivere momenti magici e indimenticabili ai tifosi del Genoa.

Non lo diciamo solo ora, ovviamente. Lo dicevamo anche in tempi non sospetti, quando al suo debutto balbettante con la Dea in molti erano già pronti ad etichettare Gasp come uno di quelli “bravi solo al Genoa”. Invece, è riuscito a fare di meglio, scrivendo una favola moderna scolpita nell’eternità.

Questa Dea fa venire voglia di Europa, traguardo possibile per il Genoa?

La vittoria dell’Atalanta in Europa League apre nuovi scenari anche a quei club che, come il Genoa, sognano il salto di qualità. Dall’anno prossimo, infatti, i posti disponibili per qualificarsi nelle coppe europee potrebbero salire fino a otto-nove squadre.

Uno scenario che rende obbligatorio alzare la testa e provare a puntare in alto. Non parlo necessariamente di modello Atalanta, che secondo me esiste relativamente. Esiste semmai il modello Gasperini, che è ancora un’altra cosa.

Il Genoa può ispirarsi ma anche guardare con realismo in casa propria, affidandosi al suo mister, Gilardino. Un allenatore che sposa una filosofia completamente opposta a quella del Gasp, ma che in due anni ha dato frutti eccellenti: una promozione e una salvezza con vista metà classifica.

Va riconosciuto il merito a questo allenatore, che ha dimostrato di essere al passo coi tempi e di avere in dote una personalità importante. E il fatto che le parti abbiano deciso di continuare insieme la dice lunga sulle ambizioni che il Genoa proverà a cullare la prossima stagione. Le intenzioni ci sono, ma è chiaro che poi Gilardino andrà accontentato non solo a parole.

Mercato Genoa: una cessione importante e almeno tre rinforzi

Ci si sta già guardando intorno per i rinforzi, partendo dal presupposto di un sacrificio importante. Albert Gudmundsson è il maggiore indiziato a lasciare, con la sua valutazione che in questo momento della sua carriera può raggiungere il massimo storico. Ci sono poi le voci su una possibile uscita di Martinez, ma tali sono e al momento è superfluo commentarle.

Probabile che si cercherà di trovare un nuovo accordo di prestito con il Tottenham e il Marsiglia per Spence e Vitinha, mentre dall’algoritmo di Spors potrebbero uscire un difensore di prospettiva e un centrocampista duttile e pronto all’uso. Uno dei profili già individuati sarebbe quello del norvegese Kristian Thorstvedt del Sassuolo, mentre per le retrovie e l’attacco la caccia è aperta.

Un suggerimento che ci permettiamo di dare per l’attacco porta il nome di Domenico Berardi, che non resterà in B col Sassuolo e, malgrado il grave infortunio, potrebbe dare ancora molto in Serie A. Arriverebbe a prezzo di saldo, anche se gli va presentato un progetto credibile e ambizioso. Altrimenti lo aspetta la Juve…

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.