Genoa-Salernitana, primo match da dentro o fuori: modello Red Bull sfida vecchio sistema

E’ dura accettarlo, ma è così. Quello che andrà in scena domenica al Ferraris sarà il primo vero spareggio di questa stagione. Genoa-Salernitana non si può nemmeno più definire un incrocio salvezza, tanto è disperata la situazione in classifica delle due squadre. Piuttosto è una battaglia da vincere a tutti i costi per continuare a respirare. E sperare. Sarà anche la sfida che contrappone due mondi e due modi opposti di operare, vale a dire il “modello Red Bull” sposato da Spors e il “vecchio sistema” di cui fai parte Sabatini, anche lui molto vicino al Genoa nei mesi scorsi, prima di dire sì alla Salernitana. 

Chi avrebbe mai immaginato che a febbraio il Genoa sarebbe stato sul fondo insieme alla Salernitana? Noi avevamo lanciato gravi campanelli d’allarme in tempi non sospetti, ma un Grifone penultimo e per molti già spacciato supera ogni immaginazione. Per fortuna, adesso, il gruppo c’è e ci crede, pur con tutti i suoi limiti. Il mercato di gennaio ha completamente ribaltato l’organico, con un manipolo di giovani già affermati nei rispettivi campionati, pronti a battagliare per mantenere la Serie A. Il condottiero Blessin, così, ha trasformato il Genoa in un branco di lupi affamati. E già con l’Udinese e la Roma si sono visti i risultati, anche se in termini di bottino sono arrivati soli due punti.

Genoa-Salernitana, solo tre punti per sperare ancora

Adesso la sfida con la Salernitana da non sbagliare: vincere per staccarsi dall’ultima della classe e possibilmente accorciare i sei punti di distacco dalla salvezza. Sperando naturalmente che le altre smettano di correre. Ci sarà poi l’impegno col Venezia da non fallire, ma quella sarà tutta un’altra storia, a cui approcciare con tre punti in tasca. Se dovesse andar male con la Salernitana potrebbe essere traumatico per il Genoa e tutto l’ambiente. Ambiente che ha dato manifestazioni incredibili d’amore in queste ore, polverizzando i biglietti disponibili per la Gradinata Nord.

Si andrà verso il “pienone”, tenendo conto delle limitazioni anti-covid. Malgrado la situazione difficile il Genoa vuole continuare a crederci e a giocarsela fino alla fine. Blessin non potrà contare su Ostigard e su Bani, ma almeno ritroverà Criscito. E attenzione ad Amiri, per cui si profila un possibile impiego fin dal primo minuto alle spalle di Destro e con Yeboah ed Ekuban al suo fianco. Purtroppo per entrambe le squadre sarà la partita della vita. Nessuna delle due può sbagliare. E se lato Genoa, Spors e Blessin caricano i ragazzi con convinzione, dall’altra parte Sabatini e Colantuono si affidano all’esperienza di Ribery e all’estro imprevedibile di Verdi, approdato in granata a gennaio, per agguantare i rossoblu in classifica. 

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.