Genoa smarrito e incompleto: durissima lezione al debutto. La Serie A è tutta un’altra cosa.

La Fiorentina ci dimostra solo una cosa: la Serie A non è la Serie B. E’ tutta un’altra cosa.

Formazione incerottata? Va bene. Una Fiorentina superiore? Sicuramente. Ma il risultato parla chiaro.

La cosa più inquietante della serata è rappresentata dai soli due tiri in porta in novanta minuti e i trequarti di gara trascorsi nella propria metà campo.

Il possesso palla schiacciante della Fiorentina, vicino al 70%, non lascia spazio a interpretazioni.

Al Genoa è mancato coraggio, fin dal principio. Ma non solo, è mancata gamba e soprattutto qualità per contrastare la viola.

È un ritratto doloroso di una squadra smarrita e ancora incompleta dal mercato. Aspettiamo, senza gettare ombre su Gilardino. Il tempo dei giudizi arriveranno anche per lui, ma ora non è il momento. 

Non è il momento di fare drammi, tantomeno di continuare ad esaltarsi a sproposito e a prescindere per qualsiasi cosa accada da queste parti, perché cadere poi fa male. Malissimo.

Bisogna ripartire con la consapevolezza che la prima è stata un buco nell’acqua e che così non siamo attrezzati. 

L’arrivo di Messias? Mossa molto interessante. Il colpo Malinovksyi? Ancora meglio. Ma per non soffrire dobbiamo alzare ulteriormente il livello.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.