La Fiorentina ci dimostra solo una cosa: la Serie A non è la Serie B. E’ tutta un’altra cosa.
Formazione incerottata? Va bene. Una Fiorentina superiore? Sicuramente. Ma il risultato parla chiaro.
La cosa più inquietante della serata è rappresentata dai soli due tiri in porta in novanta minuti e i trequarti di gara trascorsi nella propria metà campo.
Il possesso palla schiacciante della Fiorentina, vicino al 70%, non lascia spazio a interpretazioni.
Al Genoa è mancato coraggio, fin dal principio. Ma non solo, è mancata gamba e soprattutto qualità per contrastare la viola.
È un ritratto doloroso di una squadra smarrita e ancora incompleta dal mercato. Aspettiamo, senza gettare ombre su Gilardino. Il tempo dei giudizi arriveranno anche per lui, ma ora non è il momento.
Non è il momento di fare drammi, tantomeno di continuare ad esaltarsi a sproposito e a prescindere per qualsiasi cosa accada da queste parti, perché cadere poi fa male. Malissimo.
Bisogna ripartire con la consapevolezza che la prima è stata un buco nell’acqua e che così non siamo attrezzati.
L’arrivo di Messias? Mossa molto interessante. Il colpo Malinovksyi? Ancora meglio. Ma per non soffrire dobbiamo alzare ulteriormente il livello.