Genoa-Udinese quasi uno ‘spareggio’, come quella volta a Firenze

Genoa-Udinese quasi uno ‘spareggio’, come quella volta a Firenze

Genoa-Udinese rischia di essere decisiva come lo ‘spareggio’ di qualche anno fa a Firenze, con la Fiorentina. Paradossalmente, quella di domani, è una partita ancor più pesante. Non tanto per un discorso matematico, la salvezza da quel punto di vista resterebbe alla portata, quanto per il morale e le reali prospettive a breve termine.

Il Genoa di Alexander Blessin deve tentare in qualunque modo di non affondare definitivamente e restare attaccato ad un treno salvezza che appare lontanissimo. Al momento l’ultimo vagone è distante quanto l’orizzonte, ma ancora si vede, perciò Destro e gli altri dovranno fare di tutto per non perderlo di vista. Perché cadere nuovamente significherebbe indebolire sempre più la già flebilissima speranza salvezza.

L’avversario

Al Ferraris arriva l’Udinese, reduce da due sconfitte di fila, in una posizione di classifica abbastanza tranquilla. Non può permettersi di perdere altro terreno a cuor leggero, ma di certo non può avere la stessa fame che dovrebbe ‘sentire’ una squadra come il Genoa, ormai all’ultima spiaggia.

Bisogna essere realisti, un paio di allenamenti possono rivelarsi appena sufficienti per caricare la squadra da un punto di vista motivazionale. Non possiamo aspettarci miracoli da Blessin, sarebbe anche ingiusto. I suoi concetti ultra-propositivi dovranno essere introdotti gradualmente, sperando che ci sia tempo e modo di metterli in pratica.

Nel frattempo il Genoa dovrà dare segnali di vitalità, perlomeno non perdere. E dovrà farlo con il materiale a disposizione, rinunciando a Rovella e al nuovo acquisto Ostigard, ma anche a capitan Criscito.

Insomma un debutto difficile per il nuovo allenatore, che sperava perlomeno di avere il cuore pulsante del tifo dalla sua parte. I tifosi ci saranno, chi dentro e chi fuori (per protestare contro le restrizioni anti-covid), ma non sarà lo stesso effetto di qualche settimana fa (la capienza massima è di 5000 persone), né tantomeno dei nostalgici periodi di normalità. Servirà una prestazione maiuscola, oltre ogni aspettativa, anche per sopperire alla mancanza del dodicesimo uomo in campo. 

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.