Diciassette punti in diciassette partite. Basterebbe questo dato per zittire i congetturisti e il “fuoco amico” del Balla. Perché con questa media punti, se il tecnico ravennate fosse partito da inizio stagione a Cremona, avrebbe centrato un’altra miracolosa salvezza.
Eppure c’è chi gode del fatto che sia accaduto il contrario. Mi riferisco al “fuoco amico”, ovvero quelli che per intervistarlo o scattarsi un selfie con lui si sarebbero martellati i co***oni, quando allenava il Genoa.
Evidentemente, nel frattempo, qualcosa dev’essere andato storto. E si è detto tutto e il contrario di tutto, infangando un tecnico che ha sempre portato la barca in porto, contro ogni pronostico.
Dunque spiace tornare sull’argomento, ma è doveroso farlo per il rispetto, la stima e la profonda gratitudine che ci lega al mister. Gli altri continuino pure a blaterare. E’ ciò che gli riesce meglio.