Il Genoa chiude il mercato con 3 cessioni e 2 acquisti?

Il Genoa chiude il mercato con 3 cessioni e 2 acquisti?

Primo giorno a Neustift

Inizia l’ultima settimana di mercato e il Genoa punta a sciogliere alcuni nodi in uscita. Su tutti Diego Laxalt, Gianluca Lapadula e Galabinov. L’uruguaiano è con le valigie pronte, aspetta l’affondo decisivo dello Zenit San Pietroburgo. L’accordo con Preziosi non è ancora totale ma ci sono buone possibilità che si arrivi alla fumata bianca. L’inserimento dello Sporting Lisbona non preoccupa più di tanto il club russo, ma può giovare al Genoa in termini di monetizzazione. Le prime indiscrezioni sulle cifre rivelavano un’intesa vicina ai 12 milioni di euro, otto in meno rispetto alla richiesta iniziale. In questi giorni Preziosi lavora per far lievitare il prezzo di qualche milione, magari avvicinandosi ai venti chiesti nella prima fase della trattativa. Per quanto riguarda i due centravanti, Lapadula è in contatto costante con il Parma. Sull’ex Milan c’è anche il Frosinone, che già aveva sondato per Galabinov. A proposito del bulgaro, la Salernitana non allenta il pressing e spera di convincerlo a scendere in serie B anche all’ultimo. Sul fronte entrate il Genoa ha deciso di restare alla finestra. Bertolacci è un giocatore gradito da mister Ballardini, ma la società è certa di aver già fatto il massimo per portarlo a casa. Adesso aspetta una mossa dal centrocampista ed eventualmente dal Milan, che in merito deve ancora schiarirsi le idee. Sostituire Laxalt non è una priorità, il Genoa si ritiene coperto potendo adattare Criscito in posizione più avanzata rispetto al trio difensivo. Circolano comunque un paio di nomi da tenere in considerazione: per Il Secolo XIX potrebbe arrivare il giovane Anocic, mentre Realtà Genoana rilancia il profilo di Lazaar, elemento già nei radar rossoblu negli scorsi mesi.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.