Il Genoa è più forte dell’emergenza. E quella scommessa su Dragusin…

Il Genoa è più forte dell’emergenza. E quella scommessa su Dragusin…

Il 3-0 con la Spal rinvigorisce l’autostima del Genoa, che batte anche l’emergenza e conserva il secondo posto in classifica.

Diciamo subito che il 3-0 alla Spal è un segnale fortissimo a tutte le inseguitrici. E sembra voler dire che il Genoa c’è e che ha tutte le carte in regola per giocarsi la promozione diretta fino alla fine.

Tanta manna considerando il tasso di difficoltà di questo campionato. Lo si è visto contro la Spal, un avversario arcigno e insidioso, malgrado la classifica, superato solo nell’ultimo scorcio della partita.

Il risultato netto infatti non deve sovrastimare il potenziale rossoblu. Chi ha visto la partita sa bene che la Spal ha tenuto botta per larghi tratti, azzerando la pericolosità rossoblu sotto porta.

Eppure la partita di ieri racconta la generosità un gruppo che ci ha provato fino alla fine, senza mai risparmiarsi. E’ la storia in cui, alla fine, il sacrificio viene premiato con il massimo bottino.

Perché non è del tutto vero che il Genoa, nel secondo tempo, ha cambiato volto. Semplicemente, ha continuato a premere, con l’aiuto di un Ferraris sempre più incandescente e trainante. E’ così, con la testa e con il cuore ha lentamente annientato il muro difensivo della Spal, dopo aver sfiorato il vantaggio prima con Puscas e poi con Gudmundsson.

E a proposito di testa, ci ha pensato Dragusin a sbloccarla, insaccando una punizione al bacio di Jagiello. L’ex difensore della Juventus è una scommessa, anzi un investimento, vinto da questa proprietà. Ed è giusto sottolinearlo, soprattuto alla luce del riscatto che 777 Partner ha sostenuto con grande convinzione e fiducia.

Tornando alla partita, anche Gudmundsson è finito nel tabellino dei marcatori, ribadendo in rete un tiro di Strootman. Albert è uno di quei giocatori che, malgrado la mancanza di continuità, può fare la differenza. Al contrario di Aramu, che fin qui è stato il più deludente.

Il tris di Salcedo è quindi la ciliegina finale che dà ufficialmente il via ad una festa che sugli spalti era già iniziata nel pre-partita, sulle note meravigliose di Guasto D’Amore. Una festa mai guastata, nemmeno dall’inatteso stop di Coda nel riscaldamento. Questo Genoa ha battuto anche l’emergenza. 

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.