Create almeno 4-5 palle gol, subito pochissimo: il Genoa di Juric torna a ruggire ma non va oltre l’1-1 nel derby con la Sampdoria. Ecco le mie riflessioni a freddo.
di Jacopo D’Antuono – Un Genoa generoso rimonta un derby cominciato in salita e sfiora ripetutamente il sorpasso in una gara dalle mille emozioni. Contro la Sampdoria i ragazzi di Juric non vanno oltre l’uno a uno, malgrado le tante occasioni create. Una partita tatticamente vinta dal mister croato nei confronti di Giampaolo che per la prima volta è apparso in seria difficoltà. Fronte Grifo occorrono alcune valutazioni a freddo, partendo dalla lucidità esemplare mantenuta dalla squadra dopo aver incassato lo 0-1 all’ottavo del primo tempo. Piatek e compagni si sono rimboccati le maniche e gradualmente hanno preso in mano il pallino del gioco. Lazovic in versione Forrest Gump può ritenersi un’arma a disposizione molto pericolosa, Kouamè migliora partita dopo partita e il bomber polacco finalmente è tornato a segnare. Il Genoa c’è e ha dimostrato che la prova col Napoli non era frutto del caso. In un derby delicatissimo e decisivo per mister Juric, i ragazzi hanno dato tutto per il proprio allenatore e per loro stessi. Un’ora di buon calcio, con tanta intensità e ordine. La Sampdoria si è salvata grazie ad Audero, il Genoa dopo aver speso tantissimo ha finito la benzina e non è riuscito a mandare al tappeto un avversario quasi in ginocchio. E’ mancato il guizzo giusto, nonostante le perle di Veloso sulle due punizioni calciate nel primo e nel secondo tempo. E’ mancata cattiveria (vedi Romulo col suo tiro sotto la Sud nel primo tempo). In ogni caso l’organizzazione di gioco fa ben sperare, a Juric però manca ancora la cosa più importante: la vittoria. Inutile dire che contro il Torino sarà l’ennesima prova del nove per il Genoa e per il suo allenatore.