Jacopo D'Antuono
di Jacopo D’Antuono – Sulla partita col Cagliari c’è poco da dire: il Genoa ha giochicchiato solo un tempo, peraltro col freno a mano tirato, nel secondo ha snocciolato una serie di errori tragicomici letali. Si torna dunque a casa con un 3-1 ineccepibile e senza punti, con il volto tipico di chi ha appena preso una sonora bastonata. Per Andreazzoli è la seconda sconfitta di fila alla guida del Genoa, questa volta però a far male è il modo in cui è maturata. Il Genoa delle prime tre partite avrebbe raccolto punti a mani basse contro questo Cagliari, la versione di ieri invece si è sciolta come neve al sole.
Qual è il vero Genoa?
Ma allora qual è il vero Genoa? Difficile dirlo, l’unica certezza è che c’è ancora molto lavoro da fare per Andreazzoli. Per quanto riguarda il turnover ha palesemente esagerato, anche se dai giocatori impiegati ci si aspettava molto di più. Nelle mie pagelle post partita sono tutti insufficienti eccetto Radu, Biraschi, Lerager e Kouamé.
Insomma proprio un brutto Genoa costretto a suo malgrado a rimettere i sogni nel cassetto. La situazione non è preoccupante a patto che si ritorni subito con i piedi per terra. Ci siamo illusi troppo presto di vivere una stagione diversa, in realtà è ancora tutto da stabilire. Il potenziale c’è e se il massimo obiettivo è la salvezza tranquilla forse non c’è nemmeno da preoccuparsi troppo. Almeno per ora.
