Dopo la vittoria con la Lazio il Genoa aveva il vento poppa, ora è tornato coi piedi per terra. L’errore di Hefti è costato caro col Torino, ma non è l’unico campanello d’allarme.
Il solito maledetto film. Quante volte lo abbiamo già visto? E poi alzi la mano chi non ha pensato che Radonjic avrebbe segnato.
Sarà che era un film già visto, sarà che il pupillo di Juric era stato inseguito a lungo alcuni anni fa. Sarà che poi è entrato pure Hefti e il patatrac è stato servito. Perdere cosi, all’ultimo respiro, fa ancora più male. Era una partita da 0-0 e infatti il Genoa l’ha persa. Una punizione amara, molto amara, che rischia di indirizzare l’inizio di stagione verso il basso.
Il grande assente è stato Malinovskyi, una prestazione da 4 in pagella per l’ex Atalanta, che è ancora indietro di condizione. Forse più di quanto pensassimo.
Chi invece è in grande spolvero è Albert, a cui però non si può dare tutto il peso dell’attacco. Mateo Retegui si è battuto come un leone, ma non ha trovato la giocata giusta, ben imbrigliato dalla difesa del Torino.
Deve fare di più, come tutta la squadra del resto. Il calo di attenzione nel finale è stato imperdonabile, così come lo è stato non colmare le lacune con il mercato.
Non è arrivato il terzino destro, ma nemmeno un vice Retegui. Nulla di drammatico, certo, ma qualche problema esiste e per quanto si possa essere ottimisti vale la pena mettere insieme i puntini.
Anche perché dopo la sosta ci sarà il Napoli campione d’Italia ed un’altra eventuale sconfitta, per quanto digeribile, non è il massimo della prospettiva.
Probabilmente Gila potrà contare su un Messias in più e forse su un Malinovskiy in migliori condizioni. Ma basterà questo per invertire la tendenza?