Quando prometti “fondi illimitati” e aspetti l’ultimo giorno per chiudere Lasagna, senza riuscirci, è normale che qualche tifoso mugugni. Non è normale, invece, attaccare chiunque sollevi critiche costruttive o manifesti delle preoccupazioni.
Succede praticamente ogni giorno nei vari gruppi rossoblu, dove il piacere del confronto è ormai fantascienza. Il copione sembra quello dello scorso anno, quando da queste parti eravamo gli unici a sottolineare le lacune di un mercato arrendevole e invece c’era chi ci spiegava, insultando, che Hefti e Yeboah erano colpi da novanta e che il Genoa stava distruggendo il sistema dei procuratori (a quale costo e a quale pro?)
Entrando nel merito di questa sessione, ad ogni modo, il Genoa non aveva bisogno di grandi colpi, ma di un paio di tasselli mirati. Criscito poteva andare bene prima e può andare bene ora. L’errore è stato averlo messo alla porta a giugno. Ok sulla fiducia per Maturro in prospettiva e Haps come vice Criscito. È mancato invece qualcosa a centrocampo e davanti ci si domanda se Dragus e Salcedo saranno davvero in grado di alzare il livello.
In passato un mercato del genere avrebbe fatto storcere il naso, ora giustamente si porta pazienza e si dà fiducia. Il Genoa è secondo e con l’aiuto di tutti potrà dire la sua per la promozione diretta o per vincere play-off.
Se alla fine si arrivasse “solo” terzi non si potrà fare un dramma perché questa squadra, cosi come le altre, compreso il Frosinone, NON è una corazzata.
In sintesi, si poteva fare di più? Probabilmente si poteva fare anche meno, ma farlo meglio.
Un terzino come Mimmo ed un “top player” davanti sarebbero bastati. Chi? Da Pastore (era svincolato prima di andare in Qatar) a Shomurodov (allo Spezia quartultimo), ma anche lo stesso Lasgana (terzultimo in A al Verona) che in B sarebbe stato un lusso. Voto 5