In cerca di una svolta
Si alimentano le voci sul futuro societario, anche alla luce delle tante manifestazioni di interesse giunte sul tavolo dell’advisor. Piste esotiche e meno esotiche non mancano, ma la priorità resta trovare soluzioni concrete e affidabili, con tutte le proposte che passeranno sotto la lente di ingrandimento di Banca Moelis. Un passaggio fondamentale, per tutelare il club, che coinvolge anche le altre realtà legate a 777.
Eppure sul web si rincorrono rumor poco attendibili su un possibile cambio ai vertici immediato, magari già entro fine anno, ma la realtà è che tutto potrebbe protrarsi per qualche mese, almeno fino al termine della stagione.
L’importante che non inizi poi un balletto legato alla categoria, anche perché quest’anno difficilmente il Genoa riuscirà a togliersi dalla zona calda in largo anticipo.
L’attuale management intanto ha già un piano per gennaio, da portare avanti con le risorse limitatissime e i paletti imposti da A-Cap. Non sarà semplice e bisognerà arrivarci nelle condizioni di classifica migliori possibili.
La vendita del club resta comunque l’unica strada possibile, ma serve un soggetto non solo serio e abbiente, ma anche capace di subentrare economicamente per una gestione a lungo termine.
Non si cerca una soluzione tampone, ma possibilmente definitiva. La valutazione è intorno ai 160 milioni: un deterrente per chi cerca solo visibilità. Ora la palla passa a Banca Moelis e al managing director Paul Mann. Nel frattempo, il Genoa dovrà fare il possibile per contenere e ridurre i costi senza indebolire la squadra. Con uno sguardo primario alla classifica… . Qualcosa comunque si muove, a differenza del passato in cui a lungo la cessione del club è parsa solo una mossa per calmare le acque.