Il Genoa vola in classifica dopo il Palermo, ma il punto di penalizzazione riporta coi piedi per terra
Innanzitutto scusate il ritardo.
Gli impegni lavorativi con il Festival di Sanremo mi hanno costretto a posticipare il commento su Genoa Palermo.
Un commento che racconta un’altra battaglia vinta, un’altra partita chiave portata a casa in una stagione che non ammette cali di tensione.
Il risultato tondo ha premiato la magia del Ferraris, quell’atmosfera frizzante e avvolgente che ha lasciato di sasso anche i colleghi di Palermo.
Dal pre-gara con You’ll never Walk Alone a Guasto d’amore, destinato a diventare una sorta di nuovo inno, alla partita disputata dalla squadra di Gilardino.
Match equilibrato ma Genoa superiore al Palermo
L’organizzazione tattica, la qualità di palleggio e di esecuzione hanno impressionato un Palermo che in questo momento era e rimane uno degli avversari più ostici ed in palla del campionato.
Ecco perché la vittoria del Genoa suona come un segnale fortissimo a tutto l’ambiente e soprattutto alle dirette concorrenti.
Gilardino è stato bravissimo a cancellare la sconfitta di Parma, a rimettere la squadra in carreggiata, archiviando il ko del Tardini in un battito di ciglia.
E le risposte più belle sono arrivate proprio contro il Palermo, con Martinez, Badelj e Gudmundsson decisivi e in grande spolvero.
Il -1 in classifica non è un dettaglio irrilevante
Un trio che ha messo la firma sul +4 in classifica del Genoa ai danni di Bari, Reggina e Sudtirol, diventato poi +3 per via del punto di penalizzazione inflitto al club per mancati adempimenti di parte dei versamenti delle ritenute Irpef.
La società, dopo aver patteggiato la pena, ha fatto sapere che “tutto si colloca all’interno del complesso ed articolato processo di ristrutturazione portato avanti con impegno e responsabilità da 777 Partners holding”, riconoscendo l’errore.
Un errore che ringalluzzisce le immediate inseguitrici e che stride con la marcia del Genoa verso la Serie A.
In un campionato equilibrato e difficile come quello attuale, infatti, certi dettagli rischiano di fare la differenza e vien da sorridere se si ripensa a chi, fino a pochi giorni fa, riteneva che tutto sarebbe svanito in un nulla di fatto.
Mi riferisco ai soliti “so tutto io”, che in realtà non sanno mai nulla.