C’è modo e modo di perdere e la sconfitta con l’Inter ci dice che non tutto è da buttare. La notte del Genoa adesso è meno buia e forse non fa più paura. Di sicuro è presto per emettere sentenze definitive, bocciare questo o quel giocatore. Questo campionato surreale va preso con le pinze, contestualizzato e valutato con attenzione. Soprattutto il Genoa. Che ha perso con Napoli e Inter nelle ultime tre partite, due delle squadre più forti del torneo e preso un punto, in piena emergenza, contro l’Hellas Verona su un campo difficile. Nessuna retorica e nessun elogio di parte. Questa partenza è tutt’altro che esaltante, ma ogni riflessione non può non tenere in considerazione ciò che sta accadendo. Allora vedere un Genoa unito e compatto, senza allenamenti veri alle spalle, contro Verona e Inter fa ben sperare. Tralasciando i limiti tecnici di una squadra rimaneggiata ed un mercato che non va oltre la sufficienza abbondante, la formazione di Maran ha dato l’impressione di lavorare su idee e concetti chiari. Nulla di rivoluzionario o trascendentale, ma un reale sprazzo di luce a cui appigliarsi in vista delle prossime partite. E’ chiaro che per invertire la rotta occorrerà crescere la condizione, ma anche ritrovare i guizzi di alcuni singoli su cui Maran non ha potuto contare. Con la squadra al completo il Genoa può superare questo momento delicato. Per evitare le acque agitate non si potrà fare a meno del contributo di un centravanti. Shomurodov è ancora troppo spaesato, ma non possiamo credere sia questo. Giudizio rinviato.