Qualcuno finalmente lo ha detto. Le cose sono cambiate rispetto ai proclami di qualche anno fa e se ad ammetterlo è il presidente Zangrillo si può davvero uscire da ogni equivoco.
A partire da quello tecnico, con una squadra che non può essere considerata più forte dell’anno scorso, specialmente in un contesto di ridimensionamento e di “progressivo percorso di auto sostenibilità” che comunque era già preventivato agli inizi, quando 777 parlò di investimenti importanti soprattutto nel primo triennio.
Ebbene, le cose sono cambiate e il futuro ad oggi non ammette voli pindarici, complici i nodi da sciogliere oltreoceano del gruppo americano.
“Dobbiamo navigare in una situazione che non è quella di tre anni fa, con Josh Wander col pugno verso la Nord e i proclami, dobbiamo avere il coraggio di rivisitare le aspettative, non posso che ribadire l’obiettivo della salvezza. Non possiamo pensare ad altro”, ha detto il pres a Telenord.
Giustamente c’è chi fa notare anche le dichiarazioni rassicuranti sulla salute del club (“il Genoa è in una scatola ermetica”) ma la vera notizia – per chi ancora non l’aveva colta- sta nel cambio di rotta e di ambizioni, che in realtà era già percepibile nei fatti. Per fortuna però Zangrillo ha parlato chiaro, ribadendo quella che è la dimensione vera del Genoa.
Era fondamentale farlo, per chiarezza e rispetto di quasi trentamila abbonati, che al di là del “solo la maglia”, non hanno battuto ciglio di fronte ai rincari.
Leggendo i tanti commenti sulla pagina apprendo piacevolmente che non c’è solo “sei genoano e vuoi anche vincere?” o “ti amerei anche se vincessi”, ma una moltitudine di persone che riconosce e attribuisce al Genoa un ruolo di rilievo nel panorama calcistico italiano.
Il potenziale c’è tutto e allora l’auspicio non può che essere quello di completare al più presto il risanamento e coinvolgere nuovi investitori.
Agli americani e alla dirigenza va riconosciuto un ottimo lavoro sul fronte gestionale, ma pochi fatti rispetto ai proclami di un Genoa che sarebbe dovuto tornare ai vertici del calcio italiano.
Insomma, la dimensione del Genoa è sempre la stessa, di qualche anno fa. Quaranta punti e poi vedremo… ma anche basta.