Dal Milan all’Atalanta la sconfitta matura sempre nel segno del VAR: questa volta però il ko fa meno male. Con la Salernitana serviranno i recuperi
Riecco il VAR, con il suo zampino letale. Dopo il Milan, anche con l’Atalanta il Genoa deve ingoiare l’amaro calice e arrendersi ad un’altra sconfitta maturata anche per le decisioni arbitrali.
Questa volta fa meno male, perché in fondo la Dea non ha rubato nulla nell’arco dei novanta minuti. Il Genoa, falcidiato dalle assenze, ha fatto la sua partita e non era affatto scontato dopo le potenziali scorie lasciate dal Milan.
A Bergamo la squadra di Gila è sempre rimasta concentrata, ci ha provato in ogni modo a riprenderla ma alla lunga è mancata la sostanza. Ekuban e Puscas, per quanto si sbattano, non sono all’altezza della situazione.
E Gudmundsson, laggiù da solo, rischia di rimanere isolato e depotenziato. Serve come il pane il ritorno di Retegui, ma anche i rientri di Badelj e Strootman, la cui mancanza si fa sentire eccome.
E’ un vero peccato perché la classifica del Genoa potrebbe essere diversa da quella attuale, una classifica che comunque non fa paura perché il distacco dai bassifondi non è così risicato. Bisogna però invertire la rotta e vincere la prossima partita contro la Salernitana.
Una sfida non semplice, come tutte quelle che la Serie A propone, ma che può dare al Genoa la possibilità di cambiare marcia. Il campionato del Genoa inizia ora ed è proprio in base al raccolto delle prossime sfide che capiremo quale stagione aspettarci.