Alcuni club avrebbero proposto un orario insolito per garantire il regolare svolgimento delle partite, la Serie A cerca di evitare il collasso.
Giocare alle 22 di sera in campo neutro. E’ questa l’idea emersa nelle ultime riunioni tra le società di Serie A, in attesa di ricevere garanzie specifiche dal Ministro dello Sport, Spadafora. Il completamento della stagione è ancora in bilico, certo è che se si dovesse riprendere davvero toccherà fare i conti non solo con le rigide norme anti-contagio, ma anche con temperature elevate, visto che il campionato proseguirebbe in estate. Così è nata l’idea di posticipare gli orari delle partite, dando il via non alle 20.30 o alle 20.45, bensì alle 22.00. Un orario decisamente insolito ma che potrebbe rivelarsi utile per contrastare le problematiche legate al clima. Resta in piedi anche l’ipotesi di disputare alcune partite in campo neutro, trasferendo il campionato al centro-sud dell’Italia.
Genoa in campo in Toscana? Eppure la ripresa non è ancora certa
Per il Genoa si era ipotizzato di un trasloco in Toscana, malgrado alcune comprensibili perplessità legate all’effettiva utilità della scelta. Scelta che non è ancora arrivata trattandosi di semplice ipotesi, ma che dovrà prendere forma nel corso dei prossimi giorni. Se possibile occorrerà salvare i campionati e soprattutto il sistema calcio, che piaccia o no rappresenta uno dei pilastri economici del paese. Se questo non dovesse avvenire non sarà un problema per i tifosi più nostalgici, che del calcio moderno sembrano averne le scatole piene. Sarebbe un disastro, invece, per il mondo del pallone, ma anche per i club, con scenari inediti da affrontare ed una classifica da chiudere. Allargare la Serie A a ventidue squadre servirebbe a nascondere la polvere sotto il tappeto, falsare comunque la regolarità del torneo e rinviare i problemi al domani.
L’idea di convalidare l’ultima classifica scatenerebbe corsi e ricorsi, ma sarebbe meno sbagliata della precedente. Congelare il campionato e recuperarlo nei tempi giusti non è nemmeno al vaglio; così come sembra essere stata scartata l’idea di disputare i playoff o i playout. Playoff e playout che potrebbero persino avere un senso con regole stilate ad hoc per dare il giusto valore alla classifica attuale. Ovvio che un Brescia, ultimo in classifica, non potrebbe ripartire alla pari di un Genoa che ha 9 punti in più. Così come il Genoa non potrebbe ripartire alla pari di un Bologna che ne ha macinati nove in più. Occorrono sicurezza, regole chiare ed un pizzico di lucida innovazione.