Mentalità perdente e yes man hanno toccato il fondo

Ai rigori il Genoa perde un derby con un secondo tempo senza storia. Miretti e Zanoli sbagliano dagli undici metri e il Genoa “più forte dell’anno scorso” cade contro la quartultima di B.

Intanto, un doveroso ringraziamento a tutti quelli che durante l’estate ci hanno ripetuto allo sfinimento che il Genoa era più forte dello scorso anno. Che di Gudmundsson si poteva fare a meno perché, tanto, non serviva: spaccava lo spogliatoio e il Genoa aveva Vitinha. Che i menagrami erano solo quelli che sollevavano dubbi sull’operato di una proprietà che avrebbe dovuto ribaltare i sistemi del calcio e riportare il Genoa in Europa. Tutte fantasie, ovviamente, alimentate dagli “yes man” e da una mentalità perdente pronta sempre e comunque ad avallare ogni cosa. Lo facevano con Preziosi, lo fanno ora e lo faranno ancora in futuro.

Eppure, nel derby, si è toccato il fondo. Avresti potuto vincere ai rigori, ma non lo avresti meritato. Dopo un primo tempo in cui hai legittimato il vantaggio in un derby comunque equilibrato, nel secondo tempo la squadra è sparita. Il Genoa ha giocato da Serie B, con un approccio difensivo, rinunciatario, poco mordente, e la triste consapevolezza di avere troppi limiti.

In più, Gila ci ha messo del suo, chiudendo baracca e burattini troppo presto, pagando poi le conseguenze ai rigori. Vincere questo derby sarebbe stato utile per il morale, ma avrebbe solo permesso a chi ha gli occhi foderati di prosciutto di mettere la testa sotto la sabbia, ancora una volta.

Sulla partita, resto in attesa di capire il senso del cambio di Pinamonti e, prima ancora, di Vitinha. Si accettano spiegazioni semi-plausibili… Nel frattempo, il mister nel post-partita ha parlato molto chiaramente, togliendosi qualche sassolino: “Questa squadra è stata cambiata in modo enorme, sono arrivati altri giocatori e si devono inserire al meglio. Dovevamo mantenere più lucidità e io dovevo essere più bravo a trasmettere ciò ai ragazzi… anche perché sabato c’è la Juventus. Viviamo un momento di difficoltà oggettiva, chiara, è il primo momento così nella mia gestione. Mercato degli svincolati? Se sono rimasti a casa, ci sarà un motivo. Forse dovevamo pensarci prima, la verità è questa”.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.