Mercato Genoa, è l’ora di trasformare le idee in fatti. La squadra non ha molto tempo

L’immobilismo del Genoa sul mercato non sorprende più di tanto. Fondamentalmente è un problema che riguarda un po’ tutti i club di A, con la differenza che i rossoblu hanno perso tre dei pilastri che hanno contribuito in maniera decisiva alla salvezza (Perin, Strootman e Zappacosta). Mancano i sostituti adeguati, ma non solo. Mancano i normali innesti per provare a migliorare il piazzamento della stagione precedente. Ad oggi i rossoblu sono notevolmente indeboliti, almeno del 40-50%, e con gli investimenti ridotti all’osso ed un mercato difficile per tutti le premesse non sono buone.

Ecco perché sarebbe giunto il momento di trasformare le idee in fatti concreti. Ancora nessun obiettivo, ad eccezione del baby Buksa, è stato portato a casa. I tanti nomi sul tavolo continuano ad essere idee o suggestioni senza esito. Con la partenza per il ritiro di Neustift occorre dare una bella accelerata. Anche perché il Genoa non ha moltissimo tempo. Specialmente se dal mister si pretenderà un certo tipo di impronta. Le risorse sono scarse un po’ per tutti, ma al Grifone più di altri urgono rinforzi di spessore per evitare l’ennesima stagione pericolosa.

La pista che porta a Bertolacci fa capire la dimensione del mercato rossoblu. Con tutto il rispetto per il trequartista, il Genoa ha bisogno d’altro. Piuttosto è bene valutare quel che si ha in casa: giocatori come Jagiello e Agudelo potrebbero tornare utili come rincalzi. Ma non dimentichiamo che la nuova stagione era ripartita con l’obiettivo di provare a trattenere almeno Perin e Strootman. E mentre l’olandese è andato al Cagliari, Perin è rimasto alla Juventus. Il Genoa continua a sperare in un regalo dai bianconeri, con cui i rapporti sono ottimi. Ma inevitabilmente tiene accesi i fari su Sepe del Parma, con cui discute anche di Kucka.

C’è poi il nome di Perotti che sembra aver perso un po’ di appeal. E tante altre opzioni ricche di incognite, come quella del difensore belga Zinho Vanheusden dello Standard Liegi che l’Inter vuole rilevare e girare in prestito ai rossoblu. Insomma la sensazione è che il mercato sia partito con il piede sbagliato, ma per fortuna il gong è lontano. Questo non significa che il Genoa possa continuare ad andare a velocità di crociera, anzi dovrebbe cominciare a chiudere un po’ di discorsi. E dopo i primi acquisti, magari, chiarire i nodi relativi al futuro di Ballardini e del ds Marroccu, quest’ultimo in orbita Brescia dopo la rottura tra Cellino e Gemmi.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.