Metodo Klopp e tesi Thiago Motta, così lo zio Balla è diventato 2.0

Metodo Klopp e tesi Thiago Motta, così lo zio Balla è diventato 2.0

Tra Klopp e Thiago Motta, in attesa di una chiamata. Davide Ballardini ha investito così il suo tempo prima di tornare al Genoa. Aggiornandosi sul campo e sui libri. Dalla pratica alla teoria. Con vista sugli allenamenti di Klopp, le sue metodologie e con alcuni appunti tratti dalla tesi di Thiago Motta, che al Corso di Coverciano ha superato persino Andrea Pirlo. “Si tratta di un lavoro davvero molto interessante”, avrebbe confidato Ballardini a La Repubblica. “Tutti gli amanti del calcio dovrebbero leggerlo”. Un attestato di stima genuino, che conferma l’umiltà del tecnico ravennate. Vicino ai sessant’anni e con una lunga carriera alle spalle, lo zio Balla non vuole saperne di restare al palo. Si aggiorna, studia e considera seriamente anche chi – come Thiago Motta – ha ancora tutto da dimostrare.

Come è nato Ballardini 2.0

Siamo ai primi di ottobre e mister Ballardini convoca una riunione col suo staff tecnico per discutere quanto appreso precedentemente da Klopp. Un’esperienza didattica senza alcun dubbio appagante per il mister. D’altra parte ha avuto modo di avvicinarsi ad uno dei migliori al mondo. Lo zio Balla prende nota, ammira i principi di intensità, mobilità e gestione palla dettati dal tedesco. Ma anche Thiago Motta lo colpisce positivamente, a differenza dei tifosi genoani che ne hanno un pessimo ricordo in panchina. Come allenatore infatti è andato malissimo alla guida del Genoa. Troppo acerbo probabilmente. E troppo complicata la situazione con cui si è trovato a che fare. Gli mancava l’esperienza di Ballardini, uno che ha imparato a sue spese dai rapporti burrascosi con presidenti difficili e situazioni tecniche emergenziali. Ne è quasi sempre uscito da vincente, con il lavoro sul campo e con la ricetta dell’equilibrio. Una cura, quella di Ballardini, che funziona benissimo al Genoa. Somministrata con la forza della semplicità, dei concetti più semplici applicati con una straordinaria efficacia. Ed è proprio questo, probabilmente, il fiore all’occhiello di Davide Ballardini. Ora in una nuova versione 2.0 tutta da scoprire.

 

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Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.