Amaro in bocca. E’ questo ciò che resta dopo Milan Genoa. Una partita che poteva tranquillamente finire in pareggio e che naturalmente è finita con una sconfitta. La solita buona dose di sfortuna ha agevolato il compito del Milan. Così 2-1 e distacco dalla zona retrocessione ridotto da dieci a sette punti. Ci può stare. Magari con Benevento e Spezia il Genoa non sbaglierà l’approccio e tornerà a fare punti. Contro il Milan è successo un po’ quello che avevamo già a visto a Torino contro la Juventus. Squadra senza mordente, finché non si è trattato di rincorrere. E allora dopo il gol di Rebic al tredicesimo il Genoa ha reagito da grande squadra. Ha trovato il pareggio con un bellissima inzuccata di Mattia Destro per poi spegnersi e adagiarsi sul ritmo di una partita non particolarmente vibrante.
Genoa a strappi in quel di San Siro
Ti aspetti una strigliata energica di Ballardini durante l’intervallo ma se c’è stata non ha sortito gli effetti sperati. Nella prima mezzora del secondo tempo ci sono appena tre opportunità da segnalare, di cui due del Milan. L’unica rossoblu è di Scamacca, che manda fuori e al sessantottesimo è sfortunatissimo nella deviazione che beffa Perin per il 2-1. Ballardini corre ai ripari: butta nella mischia Shomurodov e Pandev. Mentre il macedone fa la sua parte, l’uzbeko non entra in partita e non soddisfa. C’è anche Pjaca, subentrato a Destro ad inizio ripresa. Si sveglia solo nel finale apportando brio ma poca precisione al reparto offensivo. E resta la rabbia per la doppia occasione sciupata da Behrami e Masiello, di certo non i due migliori tiratori del Genoa, dopo l’uscita a vuoto di Donnarumma. Bravissimi Kjaer e Tomori nella respinta, meno bravi i rossoblu a sfruttare quasi due rigori in movimento. Il Genoa avrebbe le carte in regole per mettere in difficoltà un Milan sulle gambe, ma ormai è spento. Manca brillantezza, che servirà come il pane per non sbagliare i prossimi due appuntamenti con Benevento e Spezia.
Pagelle Milan Genoa: i voti ai rossoblu
Il Genoa di oggi complessivamente non mi ha soddisfatto. Non ha imparato la lezione di Torino. E ha ripetuto gli stessi errori pagando un prezzo salatissimo. Si potrebbe generosamente dare una sufficienza a tutti perché in fin dei conti la squadra ha fatto il compitino. Ma per allungare verso la salvezza serviva altro. Sia dal punto di vista dell’atteggiamento che della gestione della partita. Perderla così, indipendentemente dalla deviazione di Scamacca, fa male. 7 a Perin, 6 a Goldaniga, Radonavic e Masiello, 5 a Ghlgione e al subentrato Biraschi, 5,5 a Zajc, 7 a Badelj e non più di 6 a Strootman. Cassata ancora indietro 5, Pandev 6,5 per lo spezzone finale, Destro 7,5 per il gol, Pjaca 5,5 e Scamacca 5. Stesso voto a Shomurodov e Behrami, impalpabili.