E’ inutile nasconderlo: le prime tre giornate in calendario sono tutte toste. Il Genoa parte con la Roma all’Olimpico, Fiorentina e Atalanta in casa, poi la sosta. Nelle prime tre partite sarà importante, se non fondamentale, non sbagliare e fare qualche punto per non perdere sicurezze. D’altronde uscire a mani vuote è sempre deleterio, lo sarebbe ancora di più ad inizio stagione, quando una squadra come la nostra si pone l’obiettivo coraggioso di fare bel calcio. Una missione che è riuscita fin qui al solo Gasperini, un marziano del calcio, un numero uno, l’unico. Ad Andreazzoli l’arduo compito di dare un’identità e di darla alla svelta per sopperire ad un inizio in salita. Uscendo indenni da quel mini-ciclo allora si potrà davvero lavorare in tranquillità, ammesso e non concesso che la società faccia il suo lavoro. Per quanto sia critico, sfiduciato e anti-preziosiano devo riconoscere una certa coerenza nelle strategie in questa sessione estiva del mercato. Mancano però i fatti, i colpi che diano sostanza all’undici di Andreazzoli. Per il debutto con la Roma non dovrà mancare il regista e nemmeno un bomber da doppia cifra. Partire ad handicap sarebbe una mazzata imperdonabile.
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