Jacopo D'Antuono
Mai sbocciato perché, a suo tempo, evidentemente non era ancora destino.
Anche se il giocatore ce l’aveva messa davvero tutta per restare. Per vivere quella passione che aveva appena sfiorato nella stagione 20-21.
Kevin era pronto a fare carte false per indossare, ancora, la casacca del Grifone. Ma non aveva trovato, dall’altra parte, una società abbastanza forte e innamorata del suo talento.
Sì perché Kevin Strootman al Genoa aveva rispolverato i colpi che fecero innamorare i grandi club. Non era di certo tornato ad essere il campione visto alla Roma, ma di sicuro nella parentesi rossoblu aveva confermato doti importanti.
Tecnica e prestazioni di alto livello, nonostante una condizione atletica non sempre al top a causa degli infortuni.
La fine della sua storia col Genoa lo ha consegnato direttamente all’ambizioso Cagliari, che poi è finito nei guai con il Grifone, retrocedendo insieme al Venezia.
In Sardegna non si è coperto di gloria e quindi ha fatto ritorno a Marsiglia, le cui porte erano ormai chiuse da tempo. D’altra parte, in Francia, il Kevin Strootman dei tempi d’oro era ed è un lontanissimo ricordo sbiadito.
Diverso da queste parti. Perché il giocatore visto all’opera al Genoa fu determinante nella lotta salvezza.
Inevitabile, quindi, riabbracciarsi con grande entusiasmo, con la stessa voglia di fare la differenza, anche se il palcoscenico questa volta è quello della Serie B.
Kevin ha già accettato la sfida, consapevole del fatto che dovrà battagliare in una categoria in cui nessuno gli regalerà niente.
Ma questo non lo spaventa affatto, perché le sue motivazioni sono profonde e ben radicate. “Il Genoa ti resta dentro”, ha detto ai canali ufficiali della società. “Finalmente vivrò il Ferraris pieno”. Proprio come ha sempre sognato.
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