Più amarezza che delusione. Lasciamo ad altri gli isterismi

Più amarezza che delusione. Lasciamo ad altri gli isterismi

Ha ragione Gila quando dice che l’amarezza prevale rispetto alla delusione. D’altra parte il Como avrebbe potuto persino vincerla…

Dire che il Como avrebbe potuto vincerla non è un’eresia. La partita aveva già preso una brutta piega quando il Genoa conduceva ancora due a zero. Figuriamoci quando il Como è riuscito a riacciuffarla.

Eppure la frustata di Strootman nel primo tempo e la bella giocata di Coda nella ripresa sembravano mettere sui binari giusti il pomeriggio del Genoa; bisognava ancora fare i conti con la voglia matta del Como di giocarsi le proprie carte.

E la squadra lariana, ben messa in campo da Longo, e con giocatori di tutto rispetto per il campionato cadetto, come Cerri e Cutrone, aveva dato segnali ben chiari, minacciando ripetutamente il Genoa nel secondo tempo.

Così quando Cutrone ha accorciato le distanze, dopo il rigore revocato ai lombardi dal VAR, in casa Genoa è finalmente suonato il campanello d’allarme.

Un allarme che probabilmente Gilardino non è riuscito a leggere tempestivamente.

E infatti l’inerzia della partita è passata alla squadra di casa. Nel frattempo Strootman salva il risultato sulla linea di porta. E Martinez subito dopo riscatta un’incertezza volando in tuffo su Ioannou. Il gol però è nell’aria e onestamente i presupposti sembrano suggerire persino una clamorosa rimonta con sorpasso.

La rimonta arriva puntuale ad un minuto dal novantesimo, con Mancuso che spinge in porta sugli sviluppi di un corner.

Il Como ne ha ancora, il Genoa no. Ma per fortuna finisce senza danni ulteriori.

Il Grifone aggancia quota sessanta punti e va a -6 dal Frosinone capolista e a +4 dal galvanizzato Bari.

Le assenze di Bani, Haps e Sturaro si sono fatte sentire. E sicuramente, oggi, non ha potuto contare sul Gudmundsson migliore.

Dunque pareggio da tenere stretto in vista del Perugia, dove il Genoa ha una grande occasione.

Inutile fare isterismi a questo punto della stagione e abbattersi per un pareggio a Como.

Che ci sarebbe stato da lottare fino alla fine lo sapevamo – e lo sappiamo – tutti.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.