Mi duole tornare sull’argomento ma certi post sono da brividi. Qualcuno, tra di noi, continua a difendere l’indifendibile. C’è chi la spara ancora più grossa e per qualche strano motivo riesce a gioire per un tredicesimo posto in Serie A. O chi sostiene apertamente di aver “rifilato un gran pacco al Milan” (Piatek, ndr). Torniamo sulla terra, amici. Di cosa stiamo parlando. Ragioniamo invece sull’ultimo mercato invernale del Genoa. Una sessione dove la proprietà ha disatteso le promesse.
Il vero problema del Genoa è non avere una visione a lungo termine
Il presidente ha venduto Piatek, rimpiazzandolo con Sanabria (peraltro pronto, va detto), per poi smentire le dichiarazioni di qualche settimana prima con le quali escludeva la partenza del polacco a gennaio. E c’è chi incomprensibilmente va dietro a questa frottola. Sarebbe interessante discutere in maniera costruttiva sul futuro del Genoa, ma il più delle volte è impossibile.
Genoani che si scannano l’uno con l’altro su Facebook, si insultano e dimenticano che i problemi della vita (e del Genoa) sono altri. E buttiamo giù la maschera: Preziosi si è rivelato migliore dei precedenti semplicemente perchè fare peggio era impossibile. E’ stato molto bravo a tratti, questo gli va riconosciuto, ma troppe volte ha fatto e disfatto perdendo credibilità. Sarebbe bello ogni tanto sentir dire “ho sbagliato”. Ma più che sentirlo dire, e poi smentire, occorrerebbe pensarlo sul serio.
Anche il Genoa ha i suoi negazionisti
Senza tornare indietro ai disastri della retrocessione in C per la combine con il Venezia o la mancata licenza uefa che ha poi permesso all’altra squadra di Genova di approdare in Europa, domandiamoci che fine abbia fatto il famoso advisor nominato per la cessione del Genoa. Chiediamoci quanti soldi, realmente, il Genoa abbia speso in questo mercato. Perchè il club è costretto perennemente a vendere i suoi gioielli? Perchè non si conoscono i nomi e i cognomi degli aspiranti acquirenti? Come mai è stato mandato via Gasperini? E Ballardini? Domande che non troveranno mai risposta. Eppure qualcuno disegna una realtà che non esiste. Forse perchè è affetto da Cherry Picking.
Cherry Picking indica una fallacia logica che si esplica nel selezionare le sole prove a sostegno della propria tesi, ignorando le prove che la smentiscono[1]. Il cherry picking può essere attuato sia in modo conscio che inconscio, e il più comune esempio di cherry picking è il bias di conferma[2″]. Fonte Wikipedia.
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