La proprietà punta tutto sui gol di Retegui e sulle qualità di Messias e Malinovskyi. Ma avrebbe potuto osare ancora con un difensore ed un centrocampista di grido
A giudicare come sempre sarà il campo, ma per la prima volta dopo tanti anni c’è grande fiducia da parte dell’ambiente per il ritorno in A del Genoa. Forse pure troppa. D’altra parte sappiamo che al genoano basta poco, anzi pochissimo, per esaltarsi e deprimersi con la stessa facilità.
C’è stata e continua ad esserci fiducia a prescindere nei confronti della proprietà, indipendentemente da chi sarebbe potuto arrivare e da chi è arrivato. Ad ogni modo il mercato è finalmente finito e il verdetto lo darà il rettangolo verde.
Al di là di giudizi e pagelloni, la sensazione generale è che sia stato fatto un mercato in linea con le aspirazioni del club: la salvezza.
Ci sarà da lottare, sia chiaro, ma con questo presupposto nessuno potrà storcere il naso per eventuali difficoltà a stagione in corso.
Gli elementi rassicuranti per il nuovo Genoa sono soprattutto Messias e Malinovskyi, anche se il vero colpo milionario è stato Retegui. La proprietà ha investito tanto sul ragazzo della nazionale azzurra ed è un peccato che non sia stato preso un vice all’altezza.
Aggiungiamo poi che con un difensore ed un centrocampista di grido il Genoa avrebbe trasformato una campagna acquisti soddisfacente in un mercato sontuoso. Due nomi? Bonucci e Ndombele su tutti. Ma visto il “basso profilo”, con l’obiettivo dichiarato della salvezza, ci sta che il Genoa sia rimasto più abbottonato.
Adesso la palla passa a Gilardino, che dovrà plasmare il tutto per centrare l’obiettivo. Facendo leva su una base solida, sui senatori e sui nuovi arrivati, potrà fare fronte alle lacune per mantenere la categoria. Arrivare a quaranta punti il prima possibile sarebbe già un grande traguardo.
Chi giustamente non si accontenta, invece, può rifugiarsi nelle parole di Blazquez. L’ad rossoblu, infatti, ha dichiarato che in futuro la proprietà continuerà ad investire, per portare altri calciatori importanti al Genoa. Adesso l’obiettivo più realistico resta la permanenza in A.