Sono rimaste le briciole

Genoa Parma 1-4

Sono rimaste le briciole. Il Genoa, il calcio, il campionato, tutto è così rassicurante ma estremamente fragile, traballante, svuotato e soprattutto lontano dalla gente. Sono rimaste le briciole, amare, di questo calcio appeso ad un filo. Così il week end della sosta passa praticamente inosservato. O è forse solo un sospiro di sollievo, una boccata d’ossigeno che posticipa tamponi, possibili contagi e brutte notizie che nulla hanno a che fare col calcio giocato. La situazione però è questa. La capacità di guardare avanti è importante, rimodellarsi e ripensare il sistema pure. Ma quale futuro può esserci all’orizzonte? Il calcio, questo calcio, è la brutta copia di sé stesso. Giusto che vada avanti per non crollare, ma senza la sua gente, senza le sue emozioni è un castello di sabbia dentro un tornado. Resta un surrogato del pallone, svuotato della propria anima e della sua passione. Così un gol non è più un gol, una vittoria non è più la stessa vittoria. Anche le valutazioni tecnico-tattiche e societarie lasciano il tempo che trovano. Eppure di carne al fuoco ce ne sarebbe, nel periodo in cui l’ennesimo potenziale acquirente è stato messo alla porta. Ma cosa importa? A che serve fare domande se non interessano più le risposte? Ormai sono rimaste le briciole.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990, ha collaborato con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tra cui IlSussidiario.net, IlGiornale.it, Affari Italiani e Blasting News. Scrive di tutto: dallo sport al gossip, dal cinema alla musica, dalla cronaca alla tv. Opinionista radiofonico e televisivo, è stato spesso ospite di Primocanale per commentare il Genoa. Dal 2018 dirige lavocerossoblu.com e si occupa, a livello professionale, di marketing e comunicazione. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.