Scouting del Genoa chiamato ad agire in condizioni ideali, con una squadra comoda in classifica e con discrete risorse a disposizione
La cessione di Dragusin al Tottenham può sbloccare il mercato in entrata del Genoa. Un tesoretto importante, circa trenta milioni, da non disperdere e maneggiare con cura. A maggior ragione ora che il club ha un margine di manovra limitato sul mercato, dopo l’accordo con l’Agenzia delle entrate per la ristrutturazione del debito fiscale. Una parte di questo tesoretto, certamente, sarà reinvestita sul mercato. Senza aspettarsi fuoco e fiamme, perché la proprietà americane non farà follie. Soprattutto a gennaio.
Sarà però interessante vedere all’opera lo scouting rossoblu, chiamato ad agire in condizioni ideali, con una squadra comoda in classifica e con discrete risorse a disposizione. L’obiettivo principale è quello di colmare le lacune in essere, possibilmente alla svelta, coinvolgendo giocatori funzionali al “progetto Genoa”. Giovani sì, ma anche pronti all’uso.
I primi nomi in attesa di quelli “mai usciti”
In arrivo, proprio dal Tottenham, c’è Djed Spence, terzino destro che all’occorrenza può giocare come quinto di fascia. Il giovane, che dovrebbe approvare in rossoblu in prestito con diritto di riscatto, gode di buone referenze malgrado un rendimento deludente negli ultimi due anni. E’ un nome su cui, evidentemente, il Genoa crede molto.
Oltre a lui però ci si aspetta qualche altro innesto, senza nascondersi dietro le classiche difficoltà del mercato di riparazione. Le idee non mancano: c’è Pietro Pellegri per l’attacco, Ostigard e Lagerbielke per la difesa. Ma anche una lunga lista di osservati speciali: un cilindro dove potrà uscire qualche rinforzo a sorpresa.