di Jacopo D’Antuono – Per me il punto è guadagnato perché con il Bologna si poteva perdere. Anzi, il Genoa ha rischiato grosso e deve dire grazie alla traversa sul rigore calciato da Sansone. Certo, va detto che anche il Grifo nel primo tempo ha colpito un legno con Schone, ma ha fatto troppo poco per meritare una vittoria che infatti non è arrivata. Il pareggio è da prendere tutto sommato positivamente, anche se a preoccupare è l’involuzione della squadra. Le prime uscite stagionali sembrano già un lontano ricordo, come se il Genoa si fosse sgonfiato e avesse perso l’intensità e gli stimoli dei match di cartello.
Il Genoa si è perso dopo due ko di fila
Probabilmente il doppio passo falso tra Atalanta e Cagliari ha messo in discussione le certezze che Andreazzoli era riuscito a dare in ritiro e nelle prime tre giornate. Ovvio che se si fossero realmente sgretolate significherebbe che non posavano su basi solide. Ora c’è la Lazio, squadra da affrontare con un piglio diverso da quello di ieri sera. Se così non fosse il Genoa dovrà tremare e rimettersi in discussione da cima a fondo. La classifica è ancora acerba e non concede margini di errore troppo ampi, senza contare che il livello medio si è alzato notevolmente rispetto alle passate stagione.
Ora bisogna tornare a fare punti, specialmente in casa il Genoa non può più permettersi di accontentarsi. Lazio all’Olimpico e Milan al Ferrarris diranno molto sul futuro di questa squadra, ma anche del suo allenatore già finito sulla graticola in un ambiente che non conosce mezze misure. Non sarà semplice ritrovare la bussola.