La notizia delle ultime ore, ormai, non è nemmeno più una notizia. Enrico Preziosi ha liquidato Made in Italy Investimenti in un battito di ciglio. Il direttore generale del gruppo piemontese, Andrea Bruzzone, si era esposto pubblicamente preannunciando una possibile offerta per il Genoa dopo un’analisi dettagliata dei conti. Difficile capire se a Villa Rostan arriverà davvero una proposta d’acquisto, specialmente dopo le parole di Preziosi nei confronti dei suoi interlocutori. “Lasciamo perdere!”, ha tagliato corto ai microfoni de Il Secolo XIX.
Almeno, questa volta, ai tifosi del Genoa verranno risparmiati tormentoni e soap opere varie, perché nessuna trattativa comincerà con il gruppo di Novi Ligure. Una doccia fredda che non sorprende più e che allontana un altro potenziale candidato. Giusto o sbagliato che sia ci si domanda perché tutti vengano respinti quasi sistematicamente. E’ vero, qualche avventuriero ci ha provato per il Genoa. Ma alle porte di Villa Rostan si sono avvicinati anche soggetti che in quanto a credibilità non avevano nulla da invidiare all’attuale proprietà. Da Giulio Gallazzi a Boulgoute, passando per Massimo Cellino e il patron del Leeds, Radrizzani. Preziosi è sempre rimasto in sella, nemmeno l’interesse di Made in Italy Investimenti lo ha fatto vacillare. Evidentemente non è il momento giusto per cedere. Chi compra oggi, in questo preciso momento storico, cerca un buon affare. Chi vende rischia di doverlo fare ad una cifra molto inferiore a quella preventivata. Difficile trovare una quadra, a meno che non spunti uno sceicco o che non si creda ancora alle favole.