Venti giorni al via. L’unica ambizione è trovarne tre più scarse.

Venti giorni al via. L’unica ambizione è trovarne tre più scarse.

Chissà cosa penserà Zio Balla. Aveva chiesto tre giocatori e si è ritrovato con un pugno di mosche. Certo, almeno il nodo del portiere è stato sciolto adeguatamente. Perché Sirigu, dopo Perin, è la scelta migliore che si poteva fare. Mancano però due perni fondamentali, di cui uno stranamente sottovalutato da alcuni “perché tanto giocava solo settanta minuti”. E no, non sono d’accordo. Purtroppo la mancanza di Kevin Strootman si farà sentire eccome. Soprattutto se a rimpiazzarlo sarà il signor nessuno. La situazione è davvero complicata.

Per il Genoa un po’ più di altri club, perché come minimo ha dimezzato la sua forza. All’appello mancano Strootman e Zappacosta, ma anche Shomurodov e Scamacca. Ecco che parlare di migliorare l’undicesimo posto della scorsa stagione significa prendere in giro la tifoseria, ancora una volta. Il tempo per migliorare la rosa non manca e resto convinto che alla fine qualcosa arriverà. In questi giorni sulla Voce stiamo seguendo le principali trattative e dalle informazioni in nostro possesso, abbiamo buoni motivi di pensare che perlomeno nei ruoli scoperti l’organico verrà rimpolpato. Basterà per salvarsi? Difficile dirlo. Lammers ha ottime credenziali ma in Italia deve dimostrare tutto. Ekuban, altro profilo vicinissimo, è da scoprire e stando alle indiscrezioni approderà in rossoblu con un ingaggio non da poco. Circa un milione, si dice.

Allora la domanda sorge spontanea: siamo sicuri di aver imboccato la strada giusta? In tutti questi movimenti, tra rinnovi e scommesse, non era forse più semplice e praticabile, anche economicamente, concentrare gli sforzi sui giocatori che erano già in rosa? Magari evitando rinnovi inutili, se si vuole svecchiare la rosa. E non mi riferisco a Pandev, sempre sia lodato, che ha i suoi anni e che rischia di diventare un “limite” se non si compra nessun altro. Ma anche ad altri giocatori dagli ingaggi non indifferenti, come Masiello, Behrami e Marchetti. 

Se il Genoa avesse trattenuto Perin, Strootman e Zappacosta, alla squadra sarebbe mancato davvero poco per migliorare. Con la cessione di Shomurodov sarebbero comunque arrivate risorse fresche, senza la necessità di doverle reinvestire in profili che non offrono garanzie. Il giudizio al mercato lo darò solo alla fine, ma ora come ora non si può di certo dormire sonni tranquilli. C’è poi capire se il Genoa, la prossima stagione, sarà in regola per la Licenza Uefa. Non che si punti così in alto, ma presentarsi in ordine credo sarebbe il minimo.

La sensazione è che anche quest’anno bisognerà sudare le sette camicie per salvare la pelle. L’unica certezza è Ballardini, ma caricarlo di eccessive responsabilità credo sia pericoloso e soprattutto ingiusto. Vedremo se almeno lui batterà un colpo. Tenendo conto del suo ridottissimo margine di manovra. Altro che parlare di cessioni e acquisti avallati o bocciati dal mister.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.