Gessi Adamoli lo ha definito “un siluro di Blazquez verso Gilardino” e ora c’è il rischio che si “butti giù dalla torre anche Balotelli”. Patrick Vieira e Super Mario però dovranno necessariamente provare a ricucire lo strappo, per il bene del Genoa. Il club, infatti, potrà esercitare una rescissione contrattuale nel caso le cose non dovessero andare per il verso giusto. All’orizzonte c’è una partita fondamentale contro il Cagliari, e il nuovo allenatore dovrà trovare una quadra in tempi rapidi. Ma chi si è preso la responsabilità di questa decisione? Di sicuro non Zangrillo, che avrebbe protetto Gilardino fino alla fine ma che non ha poteri decisionali.
A-Cap si limita ad approvare o meno un’operazione, mentre a intraprendere le decisioni sono i residui di 777 Partners, con Blazquez che, fino a prova contraria, resta l’unico riferimento e intende mantenere un ruolo chiave nella gestione del Genoa. Intanto Spors appare, scompare e riappare ancora. Ma allora cosa è cambiato da quella famosa riunione con i tifosi? Chissà se qualcuno si degnerà di fare chiarezza su decisioni che ad oggi appaiono alquanto contraddittorie e funeste. Per Vieira, un contratto biennale con opzione per il terzo anno e – secondo Sky – con una clausola valida per entrambe le parti che consente una separazione già al termine di questa stagione.