VOCE D’ESTATE
Anche in trasmissione a Primocanale Sport mi hanno domandato cosa ne pensassi di questo mercato e di tutti i nomi accostati al Genoa.
Ribadisco il mio pensiero: è ancora presto.
E’ ancora presto per dare sentenze, è ancora presto per essere preoccupati o fiduciosi.
Si può piuttosto fare riferimento a sensazioni, valutazioni personali e idee.
Chiamiamole impressioni di inizio estate.
Allora partiamo da alcune considerazioni su colui che ha le chiavi in mano del club, il general manager Spors.
Un dirigente moderno, focalizzato sul lavoro e poco intrigato dall’intrattenere i rapporti con la stampa e coi media. Un aspetto che non mi dispiace.
Un dirigente che non vuole tradire la sua filosofia di calcio e che, salvo qualche eccezione, farà un mercato di giovani nord europei e giocatori di prospettiva.
Di nomi ne sono stati fatti tanti e ho l’impressione che alla fine solo una minima percentuale andrà davvero in porto.
Di sicuro Spors non potrà fallire le scelte dopo il credito concesso dalla piazza la scorsa stagione e anche dopo la retrocessione in B.
La proprietà americana si è presa una bella responsabilità confermandolo assieme a Blessin, ignorando l’apertura di Gasperini.
Apertura reale, non una boutade, come confermato anche dal ds Capozucca a TN.
Per ignorare Gasp significa che 777 crede fortemente nel suo progetto e che la proprietà non si è fatta ammaliare da tentazioni che personalmente avrei trovato irresistibili.
Come già detto, il Genoa deve imparare dai suoi errori per vivere la prossima stagione da protagonista. Spors in primis.
Tornare in A al primo colpo dev’essere l’obiettivo dichiarato e perseguito con investimenti importanti.
Il Genoa è già considerato super favorito dalle concorrenti, ma per imporsi dovrà attuare profondi cambiamenti e portare a casa rinforzi pronti e di grande qualità. Non gente da aspettare o cullare in passeggino.
Dare giudizi ora non ha senso, la prima vera valutazione si potrà dare il 18 luglio, quando il Grifone sarà in Austria, in ritiro.
Entro quella data, a mio avviso, il Genoa dovrà presentarsi col 70% della squadra fatta.
Una missione non impossibile, ma nemmeno facile e scontata. Fare diversamente significherebbe partire col piede sbagliato.