Genoa, una stagione agonizzante. Eppure per invertire la rotta sarebbe bastato poco

La settimana che porta al testa coda col Milan è priva dell’illusorio entusiasmo che aveva accompagnato il Genoa nelle due gare precedenti. Ciononostante, a sei giornate dalla fine, il Grifone resta incredibilmente attaccato al treno salvezza, pur avendo gettato al vento le partite con Verona e Lazio.

Se con i biancocelesti una sconfitta era da mettere in preventivo, al Bentegodi si sperava di portare a casa almeno un punto, se non tre. Il Genoa però è uscito a mani vuote da entrambi i match e non è riuscito a sfruttare la mini crisi del Cagliari per agguantarlo in classifica.

Così il Grifone resta il principale candidato alla retrocessione, come purtroppo sostengono anche i bookmakers. I tifosi sperano almeno di restare aggrappati al treno salvezza, per giocarsela fino alla fine.

Certo è che il calendario è impervio e i rimpianti aumentano per un mercato di gennaio che ha badato più alla prospettiva che alla sostanza.

Non si è tenuto conto fino in fondo che affrontare la B sarebbe un inferno senza via d’uscite certe. Sono stati commessi tanti errori fin dal principio, quando in molti hanno sopravvalutato il mercato estivo e affondato ingenerosamente Ballardini alle prime difficoltà.

Poi la grave parentesi Shevchenko, all’interno della quale il Genoa si è inabissato irrimediabilmente. L’arrivo di Spors ha portato Blessin, una nota lieta ed una piacevole sorpresa. Il tedesco ha ricompattato l’ambiente ma non è riuscito a cambiare passo.

Colpa anche del mercato deficitario, privo di quel centravanti che avrebbe potuto cambiare le carte in tavola. Mancati arrivi che alla fine si pagano a caro prezzo. Non a caso il Genoa, come ammesso da Blazquez, si era mosso su più fronti ma alla fine non è riuscito a chiudere il cerchio per la punta.

Così Blessin si è trovato a gestire un parco attaccanti non adeguato al suo stile di gioco e con numeri impietosi. Adesso l’unica speranza è che la squadra ritrovi almeno la garra delle prime partite, per non rendere anche il finale di stagione un’autentica agonia. I tifosi non lo meritano.