Fare calcoli? Adesso è troppo tardi (e inutile), il Genoa ha un’altra carta da giocarsi

Prandelli al termine di Sampdoria Genoa

Calcoli, combinazioni e statistiche lasciamoli agli amanti dei numeri. Al Genoa non è più concesso fare conti, nè rimandare oltre il discorso salvezza. Contro il Cagliari si gioca una fetta importante di Serie A, con un pensiero e le dita incrociate su Empoli-Torino.

Sia chiaro: il Genoa deve fare il suo e non può permettersi di guardare altrove per la salvezza. C’è poco da fidarsi, anche se i granata sono più forti e si giocano l’Europa. La sfida al Castellani è tutt’altro che scontata. Per questo la truppa di Prandelli deve trovare la forza per battere il Cagliari. Deve farlo a prescindere dal fatto che lo stadio sia pieno o meno. Deve farlo perchè retrocedere sarebbe sportivamente drammatico e perchè questa squadra, per quanto limitata e modesta, non è da ultimi tre posti.

Genoa, il calendario sorride ma il morale è sotto i tacchi

Il calendario del Genoa è obiettivamente più agevole rispetto a quello dell’Empoli, ma è anche vero che il morale della squadra è ai minimi storici e lo stesso Prandelli dà la sensazione di essere finito in una situazione più grande di lui.

I toscani, al contrario, hanno poco o nulla da perdere. Solo da guadagnarci, ma con un calendario difficilissimo. Tutti discorsi e ragionamenti che lasciano il tempo che trovano. Il fatto è questo: alla penultima giornata il Genoa si gioca la vita e ha il destino nelle sue mani. A spaventare, forse, è proprio questo.

E se l’Empoli dovesse malauguratamente fare risultato con il Torino la salvezza sarebbe quasi compromessa. Dunque è giusto avere paura. E’ giusto sentire la terra tremare sotto i piedi. E’ giusto vivere Genoa Cagliari come una finale perchè ormai di questo si tratta.

Capitolo tifosi: qualcuno soffrirà fuori, qualcuno lo farà dentro. Ma non si faccia polemica anche su questo. Il Genoa squadra si giochi la carta dell’orgoglio dimostrando di non essere da Serie B.