Il Genoa ha sofferto tanto, specialmente alla fine, ma lo ha fatto con uno spirito ed una organizzazione tattica da applausi. Poteva fare di più, sicuramente. Soprattutto in alcune situazioni offensive dove per l’ennesima volta sono tornate a galla le lacune tecniche. Nonostante questo, e nonostante l’infortunio a Cambiaso, subentrato solo per pochi minuti, il Genoa di Blessin ha fatto uscire l’Inter dalla sua tana stanca e piena di graffi.
Non saranno stati i famosi leoni che dovevano azzannare le prede, ma dei lenocini sicuramente sì. Questa volta infatti non si può davvero rimproverare nulla ai ragazzi, usciti tra gli applausi di una Nord incandescente, ancora una volta straordinaria e instancabile. I tifosi sono stati magnifici dal primo al novantesimo minto. Ci hanno creduto e continuano a crederci.
Motivo per cui aumentano i rimpianti per un mercato non propriamente all’altezza e per una formazione, spesso colpita da assenze pesanti, a cui manca qualità. Ma traendo spunto dalle parole di Blessin in conferenza stampa, il passato è passato. Almeno per questa sera.
“Abbiamo deciso di giocare un calcio di questo tipo e cerchiamo di migliorarlo ogni giorno”. ha sottolineato il tecnico dopo il pareggio con l’Inter. “La squadra è unita e aperta a lavorare. Cinque punti in cinque partite significa che non abbiamo perso per cinque volte ma nemmeno vinto per cinque volte“. Blessin che ha aperto la conferenza stampa ringraziando la Gradinata Nord “da pelle d’oca”, capace di fargli provare emozioni che non aveva mai vissuto prima d’ora. Al suo Genoa aggressivo, ora, manca solo – il killer instinct in area da rigore.