Jacopo D'Antuono
Il Genoa sbatte contro il muro del Pisa, ma migliora la sua classifica, aspettando le ultime di mercato e il compito di non deludere le attese
La notizia più bella di ieri ce la consegna la classifica: il Genoa, finalmente, torna al secondo posto e supera la Reggina. Significherebbe promozione diretta, ovvero l’obiettivo dichiarato dalla proprietà, che ha sempre detto e ripetuto, giustamente, Only One Year.
E allora si può quasi chiudere un occhio sul fatto che, contro il Pisa, il Genoa non sia stato eccezionale. A dire il vero non lo è quasi mai stato in questa stagione. Ha sempre dimostrato di essere una squadra quadrata ed equilibrata, più concreta con Gilardino, ma di certo non una corazzata imbattibile come qualcuno ha erroneamente azzardato più volte alla vigilia del campionato.
Ma la partita di ieri, oltre a regalare il secondo posto in classifica per via del passo falso della Reggina, evidenzia pregi e difetti di una squadra che ha ancora bisogno di qualcosa dal mercato. Matturro, Criscito e Dragus non bastano. Alla lista degli acquisti si aggiungerà anche Salcedo, ma il punto è un altro: tutti noi, o quasi, ci aspettavamo un mercato di gennaio diverso.
Arriveranno infatti momenti difficili e il Genoa dovrà farsi trovare preparato. Senza contare che i big della squadra, Strootman su tutti, non potranno tirare la carretta da soli fino alla fine. E’ bene sottolinearlo in vista della volata finale del mercato, oltre a godere, finalmente, di una classifica all’altezza e di uno spettacolo, quello dei genoani, che vale traguardi ben superiori anche alla Serie A.
E la migliore colonna sonora di tutto questo non può che essere Guasto D’Amore di Bresh, una canzone che potrebbe diventare più di una semplice canzone per tutto il popolo genoano.
E poi, non per ultime, ci sono le considerazioni sulla partita. Una battaglia che il Genoa non è riuscito a vincere nonostante l’uomo in più per quasi mezz’ora. Ma la B è questa e il Genoa pure. Manca un po’ di qualità la davanti e, probabilmente, anche un tassello a centrocampo. Queste erano e restano le urgenze impellenti del mercato. Ora la palla passa alla società.
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