Domenica da incubo ma un Genoa “diverso” è ancora possibile

Domenica da incubo ma un Genoa “diverso” è ancora possibile

Rolando Maran, allenatore del Genoa a Sky Sport

Dopo la passeggiata del Napoli sul Genoa (6-0) non ci si può non interrogare sui perché di questa umiliante sconfitta. Vecchi fantasmi tornano a bussare alla porta dei rossoblu, costretti ora a vivere la prossima sfida contro il Toro come un match dai punti pesanti. La bella vittoria contro il Crotone non aveva di certo illuso la tifoseria, ma di sicuro nessuno si aspettava un Genoa così fragile in quel del San Paolo. Eppure nel primo tempo la squadra di Maran aveva tenuto botta, sfiorando anche il pareggio con un goffo tentativo di Lerager da dentro l’area. La paura per la positività di Perin, e i conseguenti tamponi per tutto il team fino a tarda notte, hanno reso la vigilia della sfida quantomeno particolare. Così nei momenti più complessi della gara, il Genoa ha alzato bandiera bianca, srotolando il tappeto rosso ai padroni di casa.

Siamo in una nuova era in cui ogni squadra si trova costretta a fare i conti con le problematiche legate al virus, ecco perché il Covid-19 non può diventare una scusa. Il giro a vuoto col Napoli ci poteva stare, non l’umiliante sconfitta. Ecco perché Maran non può sottovalutare il Genoa visto nella ripresa, al tempo stesso ambiente e società non possono già mettere in discussione tecnico e squadra. Mancano dei tasselli fondamentali per completare l’organico sia chiaro. L’undici titolare ha delle carenze, ma basterà un ultimo sforzo per mettere definitivamente ordine. Faggiano sa cosa manca, allora non commetta l’errore di lasciare incompleto il gruppo. Perché un Genoa “diverso”, in questa stagione, è ancora possibile.

Pubblicato da Jacopo D'Antuono

Genoano dal 1990. Scrive e collabora con alcune delle più importanti testate giornalistiche italiane, tv e radio. Alla guida de lavocerossoblu.com dal 2018. Cinico e disilluso, eppure sogna ancora la stella.